Gino Scatasta

  • Soltanto un autore che, come Thomas Szasz, ha raggiunto un notevole distacco rispetto alla disciplina psichiatrica e al dibattito sui gender studies poteva scrivere La mia follia mi ha salvato. La follia e il matrimonio di Virginia Woolf (Spirali), in cui non deve difendere alcuna posizione accademica né dimostrare una tesi, al punto che può permettersi anche alcune contraddizioni. Per esempio, Szasz nota che, nonostante la casa editrice di Leonard e Virginia Woolf, la Hogarth Press, pubblicasse la traduzione di tutte le opere di Freud e nei diari della scrittrice si trovino