Ascari Daniela

  • A proposito del titolo di questo numero del giornale Il nostro tempo, mai come nel caso di ABL, l’impresa è protagonista del tempo, non lo aspetta, anzi, innesca incessantemente nuovi processi che contribuiscono alla trasformazione sia del settore in cui opera sia della società civile, che ne trae vantaggio per il miglioramento della qualità della vita...

  • Con questo numero del giornale intitolato I seguaci della terra, ci proponiamo di esplorare il contributo dell’industria alla valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura attraverso tecnologie sempre più all’avanguardia. È il caso di ABL, nata nel 1978, per progettare e costruire macchine per la lavorazione industriale delle mele, quando ancora non esistevano in Europa. Ne avete fatta di strada da allora...

  • Nell’intervista pubblicata sul numero precedente del nostro giornale (n. 61, dicembre 2014), lei sottolineava l’esigenza di “mettere in discussione qualsiasi conformismo e qualsiasi tentativo d’imporre un modo standard di fare le cose”. Questo dovrebbe essere ribadito tanto nell’impresa quanto nella famiglia e nella scuola, soprattutto in un momento in cui si emanano leggi come la 170, che, nonostante il suo scopo nobile di dare pari opportunità a ciascuno, rischia invece d’introdurre discriminazioni, stigmatizzando i bambini che hanno difficoltà di lettura, scrittura o calcolo,

  • La frutta fresca tagliata a cubetti, a spicchi o a rondelle, che troviamo nei sacchetti trasparenti sugli scaffali dei supermercati o nei distributori automatici, in Italia e nel mondo, molto spesso è stata lavorata con macchine costruite dall'ABL di Cavezzo, grazie alla genialità del fondatore Carlo Ascari, suo padre, che a 73 anni continua a sfidare la tecnologia americana, risalente agli anni sessanta. ABL è un caso emblematico di aziende che non si fermano in attesa che cambi la tendenza, semmai la instaurano, nonostante la crisi e il terremoto del 2012, che aveva distrutto il