Vittorio Volterra

  • Il libro di Oskar Panizza Psychopathia criminalis mi ha molto incuriosito per vari motivi e, pur essendo un libro serio, dice cose divertenti che si possono riferire anche a quanto sta succedendo in Italia in questo periodo.

    Oskar Panizza potrebbe infatti essere definito un “indignado” del suo tempo, che poi si scopre “indignado” con tutti. Anche un suo libro, come L’immacolata concezione dei Papi, oggi potrebbe essere scritto da autori come Michele Serra o Antonio Ricci, che fanno una satira corrosiva della politica. 

  • Quando trent’anni fa mi recai come “visiting professor” negli Stati Uniti, fui sorpreso dalla constatazione che Thomas Szasz fosse pressoché sconosciuto dai colleghi delle principali università americane e che coloro che avevano letto i suoi libri parlassero di lui come di una persona senza dubbio intelligente e colta, ma anche un po’ stravagante ed eccessivamente tranchant. In Europa e in Italia, invece, il suo nome era molto noto per il libro Il mito della malattia mentale, scritto nel 1961, edito in Italia nel 1966 e riedito da Spirali nel 2003. Nel 1966, infatti, nel

  • La lettura del libro di Uwe Peters, Robert Schumann e i tredici giorni prima del manicomio (Spirali), è avvincente e piacevole. Si tratta infatti di un testo ben documentato sul piano biografico e molto interessante per l’attenzione dedicata alle lettere ed ai diari dei vari protagonisti, dato che all’epoca di Schumann si scriveva molto e Robert e Clara, come molti loro contemporanei, hanno tenuto un diario per tutta la vita.