Turismo

  • Con il Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004, il paesaggio è considerato a pieno titolo nell’ambito dei beni culturali in quanto parte costitutiva di un territorio e patrimonio di una comunità e della sua storia. La sua nozione attuale deriva anche dalla Convenzione europea del paesaggio, secondo cui il paesaggio non consiste nelle astratte bellezze panoramiche e naturali, di cui parla la legge 1497 del ‘39, ma è un territorio abitato da una comunità che lo percepisce in un certo modo e lo conserva di conseguenza. Questa nozione non è nella nostra tradizione di

  • Navi Andes è la compagnia di navigazione fluviale più importante d’Italia…

    È la prima compagnia italiana per il turismo fluviale grazie alla sinergia nata, alcuni anni fa, con

    la Deltatour di Padova. Con sette motonavi operiamo in campo nazionale e ci piacerebbe espanderci con il turismo da crociera sui grandi fiumi internazionali. Quelli italiani hanno caratteristiche limitanti, come il Po che, fino a un anno fa, era poco navigabile per la siccità. Forse è stato solo un episodio, ma non escludo una sua crisi idrica veramente grave. Per salvaguardare l’acqua, bene

  • Tra storia e mito, Villa Cavazza è una testimonianza materiale di civiltà, che, dopo un attento e accurato restauro da parte della vostra famiglia, oggi si lascia leggere dagli ospiti che la frequentano soprattutto in occasione di meeting, cene di gala e matrimoni, ma anche di eventi aperti al pubblico, come la mostra FlorArte – che ormai è un appuntamento irrinunciabile per gli amanti dei fiori e delle piante nel giardino e nell’arte – e i concerti della rassegna Lungo le antiche sponde, che tocca i comuni che si affacciano sulle rive del Panaro.

    Ma quali

  • Il ristorante Officine degli Apuli è una realtà che in breve tempo ha conquistato il pubblico più attento alla qualità dell’alimentazione. Com’è sorto il progetto che sta alla base del vostro ristorante?

    Il progetto Officine degli Apuli è sorto per offrire un servizio di ristorazione a base di ricette e prodotti genuini che non fanno parte del circuito industriale. Abbiamo voluto portare a Bologna sapori e colori di diverse regioni del Sud, in particolare della Puglia.

    Come mai proprio la Puglia?

  • Alla salute si giunge anche attraverso una cultura della buona alimentazione, si tratta perciò anche di avere cura nella preparazione dei cibi che mangiamo. In che modo la Pizzeria Tonino assicura ai suoi clienti la qualità nella ristorazione?

    Quando arrivai alla Pizzeria Tonino, sin dal primo colloquio con i suoi fondatori, capii subito che si trattava di un progetto importante: l’azienda voleva offrire una ristorazione inedita, che abbinasse alla possibilità di mangiare la vera pizza napoletana l’occasione di gustare l’alta cucina italiana con chiare radici mediterranee.

  • Villa Aretusi, una delle più belle ville bolognesi del ‘600 e storica dimora del pittore bolognese Cesare Aretusi, dopo un lungo periodo di abbandono in seguito ai bombardamenti dell’ultima guerra, torna oggi agli antichi splendori, grazie alla fedele ricostruzione che ne ha fatto la famiglia Caselli, in accordo con le direttive della sovrintendenza. Elisa Caselli, lei che ha assunto la direzione della Villa in tutti i suoi aspetti, vuole raccontarci questa bella storia?

  • PERCHĖ BOLOGNA CAPITALE

    Bologna negli ultimi anni ha visto sempre più ingrigire il suo mito di città internazionale, all’avanguardia nella cultura e nell’impresa e, in breve tempo, sembra aver perso la capacità di fare progetti andando oltre i luoghi comuni. Tutto questo, apparentemente, nell’indifferenza dei cittadini. Ma davvero questo silenzio deve essere inteso come assunzione passiva di un declino? Forse, le cose stanno diversamente. 

  • Lei dirige da diversi anni l’Hotel Porta San Mamolo, che è divenuto nel tempo un piccolo salotto per i turisti, ma non solo, nel centro della città. Come nasce l’idea di questo Hotel?

  • La Pizzeria Tonino si qualifica nella città per la sua attenzione agli elementi della migliore tradizione italiana. Com’è nata questa esperienza?

    È un’esperienza che viene da lontano e risale al viaggio di mio fratello Tonino in Giappone, dove era andato per aiutare temporaneamente un amico del suo maestro Gaetano Fazio. In realtà, poi ci rimase e aprì la prima Pizzeria Tonino, con lo scopo di abbinare un prodotto famoso in tutto il mondo, la pizza, alla vera cucina mediterranea, fatta di sapori semplici, con materia prima genuina e preparata con il metodo della cucina “

  • Oltre che come maestro nelle scuole elementari di Ravarino, lei ha svolto la sua attività nella ricerca e nella valorizzazione di tutto ciò che è traccia di civiltà nell’Emilia centrale. Una ricerca ponderosa da cui è nata un’altrettanto ponderosa opera, pubblicata in due volumi Itinerari ravarinesi. Etnografia e Itinerari storici nell’Emilia Centrale. Il territorio, che danno a un piccolo paese come Ravarino la dignità che merita per essere stato testimone e, a volte, protagonista della storia e, addirittura, della preistoria. Ma com’è iniziata la sua