Roberto Cecchi

  • Per quanto negli ultimi decenni la disciplina del restauro abbia compiuto un percorso e raggiunto alcuni traguardi, ha lasciato nell’ombra obiettivi che ritengo fondamentali.

    Il progetto di restauro, a opera dell’architetto Pier Luigi Cervellati, del luogo in cui si svolge questo convegno (La materia del restauro, Bologna, 16 ottobre 2009), l’Oratorio di San Filippo Neri, è l’esito di un percorso incominciato, nei primi anni settanta, con il dibattito sul restauro tipologico che avrebbe portato a riconoscere l’importanza della testimonianza materiale.

  • Fin da quando ho incominciato a occuparmi di restauro mi sono chiesto se avesse senso la conservazione del nostro patrimonio e se il modo corretto fosse quello di tramandarne, oltre l’immagine, l’interezza degli elementi costitutivi oggetto della tutela.

    Rispondendo affermativamente a questa domanda, si pone il problema di quali strumenti e metodi utilizzare per raggiungere questo obiettivo. Pur concordando sul valore del nostro patrimonio, abbiamo difficoltà a comprendere come possa diventare attuale, ossia come possa fare parte della nostra progettualità. Non sono così scontati né

  • Non avrei mai scritto di mia iniziativa il libro I beni culturali. Testimonianza materiale di civiltà (Spirali): è stato l’intervento dell’editore Armando Verdiglione a innescare un percorso di ricerca delle radici di un lavoro nell’ambito dei Beni Culturali, che svolgo tuttora, ma che risale a oltre un quarto di secolo fa. E ora devo riconoscere la mia soddisfazione per questa pubblicazione che mi consente di offrire un contributo sull’argomento.