Gualerzi Rolando

  • La lettura di un libro rimanda sempre ad altri già letti. Nel libro di Marco Maiocchi, Il bel programma. Percezione, struttura e comunicazione, che ho appena letto per l’occasione di questo interessante Convegno, si ritrovano i tanti personaggi, artisti e poeti che ho avuto modo di incontrare personalmente (alcuni) o conoscere attraverso la lettura di altri libri (molti).

    La lettura di un libro è sempre, in qualche modo, la ri-lettura di tutti i libri già letti e la re-visione di tanti incontri. Così è stato, ancora una volta per il “Bel

  • Vorrei affrontare il tema del libro di Padre Busa dall’inizio. Un inizio che farei risalire a quel periodo tra il 1200 e il 1300, quando Tommaso d’Aquino, il primo lavoratore che oggi chiameremmo atipico, con contratto di lavoro coordinato e continuativo, nasce a Viterbo. Studia a Montecassino, si laurea a Napoli e poi va ad insegnare a Parigi. Dopo essere tornato in Italia per un breve periodo, va a Colonia. Comincia così a fare, mentre studia e scrive, quell’opera sulla quale poi Padre Busa ha lavorato: in altri termini, dalla old economy di allora passa al terziario avanzato,

  • Ho incontrato Emilio Fontela due volte a distanza di tre anni. La prima è stata in occasione della presentazione del libro Sfide per giovani economisti, che è stato molto importante per le riflessioni che ha fatto sorgere nella mia impresa e tra amici, colleghi e imprenditori. Ma mi ha fatto piacere leggere anche l’ultimo libro, Come divenire imprenditore nel ventunesimo secolo. Metterei allora insieme i due titoli per chiedermi come si possa dire: sfide per giovani imprenditori nel ventunesimo secolo. E, allo stesso tempo, mi chiedo cosa potrebbe pensare