Aurelio Misiti

  • Saluto e ringrazio le associazioni culturali ferraresi “Il Circolo” e “Il secondo rinascimento” che hanno organizzato questa presentazione del mio libro Il viaggio dell’avvenire, che è un libro un po’ atipico, non è un libro legato alla mia professione, né un libro sui trasporti: è un libro che disegna ciò che potrebbe essere o che sarà il mondo, la vita, sul pianeta nei prossimi decenni.

  • Ringrazio gli organizzatori di questo incontro di Bologna, che segue a una prima serie di presentazioni del mio libro Il viaggio dell’avvenire in diverse città, in cui ritenevo fosse esaurita l’attenzione del pubblico. Non credevo che potesse avere un tale successo. È curioso che impiego tanto tempo per scrivere un libro per gli studenti e, invece, da una conversazione tra amici in due giornate nasce un libro così che subito trova un pubblico molto vasto e addirittura un nuovo interesse dopo i fatti di Genova.

  • Il problema della scienza e della tecnologia è fondamentale, anche per modificare la situazione sociale, e nutre la speranza della comunità, anche se noi siamo abituati a pensare alla scienza e alla tecnologia della guerra, poiché la guerra ha sempre comportato un grande sviluppo della scienza e della tecnologia. Il riflesso dello sviluppo scientifico e tecnologico si può vedere sicuramente sul miglioramento del tenore di vita delle popolazioni del mondo intero, anche se il quindici o il venti per cento della popolazione possiede l’ottanta-ottantacinque per cento dei beni della terra.