Susan Petrilli

  • Quando nel 2001 ho incontrato per la prima volta Armando Verdiglione, Augusto Ponzio e io avevamo già pubblicato nel 1998, per Spirali edizioni, una traduzione del libro del semiotico Thomas Sebeok, dal titolo A sign is just a sign.
    La semiotica globale, mentre in questo incontro proponevamo una monografia, scritta da Augusto Ponzio e da me, intitolata I segni e la vita.

  • Tradurre il libro di Thomas Szasz, La mia follia mi ha salvato. La follia e il matrimonio di Virginia Woolf (Spirali), è stata un’esperienza bella e impegnativa. Quando ho letto nell’originale quest’opera mi sono subito resa conto del suo valore e dell’importanza della sua traduzione.