Alessandra Alice Busà

  • È noto come l’Italia dedichi grande attenzione alla materia, non è un caso che l’artigianato abbia trovato una sua qualificazione nel Bel paese all’ombra di mirabili monumenti, nelle antiche botteghe rinascimentali che fanno parte del nostro patrimonio culturale. Dal 1989, la galleria Victim Design ricerca e seleziona le produzioni di arte e design maggiormente rappresentative dagli anni 1950 a oggi. Qual è l’aspetto del design in cui investe maggiormente?

  • Sfatando il vecchio pregiudizio che contrappone l’industria all’arte e all’artigianato, da anni, Victim Design porta a Bologna i migliori prodotti di quella felice integrazione tra industria e arte che possiamo cogliere nel design...

    La maggior parte delle industrie sono nate da botteghe artigianali. Molte aziende sono divenute industrie grazie al design, ma hanno incominciato operando a livello artigianale, con una qualità ebanistica, curando ciascun dettaglio per poi arrivare alla produzione in serie. La ditta Amedeo Cassina è un esempio di questo itinerario. Nata per la

  • Oggi, dopo anni dedicati a quello che era nato come un interesse personale – quel design che ridisegna e valorizza il contesto in cui è inserito –, lei è chiamata a interpretare le case di importanti italiani, bolognesi in particolare. Ma com’è giunta a questa notorietà?

    Quando incominciai la mia ricerca intorno al design fuori produzione dagli anni cinquanta agli ottanta con influenze contemporanee, non pensavo che la mia formula sarebbe riuscita. I primi tempi, quando le persone entravano nel negozio-galleria, mi chiedevano lampadine! Ma non avevano tutti i torti: la

  • Victim Design esplora sempre nuovi territori nell’ambito dell’arte e del design. A quale progetto sta lavorando ora?

    Sto avviando una collaborazione con Luciano Deliberato che in questo mese inaugura una sua personale nella nostra sede. Anche se è principalmente un artista, è molto vicino al mondo del design, tant’è che ha vinto alcuni premi come designer, ha disegnato gioielli e anche alcuni palazzi a Pescara, seguendone i lavori, pur non essendo ingegnere o architetto.

    Mi hanno colpito molto i colori che usa nelle sue opere. In questa mostra, presenta I

  • La galleria Victim Design ospita in esclusiva un pezzo unico di design di Gaetano Pesce. Quali sono le caratteristiche che lo rendono così straordinario?

    Dopo la personale di Franco Angeloni, stiamo constatando che il design va sempre più verso l’arte: anziché pezzi destinati alla produzione industriale, abbiamo pezzi unici o a tiratura limitata. Il tavolo di Gaetano Pesce è un pezzo unico, che riprende le forme di un viso realizzato in colata di resine.

    Allora l’attenzione va sempre più verso un oggetto che non sia fatto in serie, ma che sia artigianale...

  • Il titolo di questo numero della rivista è Come vivere. In che modo il design dà un contributo per intendere come vivere?

    Il colore è importante in questo senso, soprattutto per distinguere ambienti differenti in cui vivere e lavorare. Per esempio, è risaputo che il beige, il giallo e il crema sono utilizzati nei ristoranti perché contribuiscono alla degustazione; l’azzurro e il verde, essendo colori rilassanti, si usano nelle camere da letto e sono consigliabili negli ospedali e negli studi medici.

    Chi si rivolge a Victim Design cerca anche oggetti che

  • Specializzata in oggetti e arredi di design che vanno dagli anni cinquanta agli anni ottanta, la galleria Victim Design è una pietra miliare a Bologna…

    Fin dalla sua nascita, è specializzata esclusivamente in questo periodo. A differenza di altre gallerie che, insieme agli oggetti del periodo trattato, sporadicamente offrono oggetti diversi, io non propongo mai un oggetto più antico che non rientri nella collezione Victim. Qui le persone possono anche trovare opere d’arte, sculture, oli, quadri degli autori che preferisco o reputo ancora a buon mercato rispetto a altri che

  • Dal 1989, la galleria Victim Design ricerca e seleziona le produzioni di design e artistiche maggiormente rappresentative del periodo fra gli anni cinquanta e ottanta. Come nasce questa proposta?