Palmiro Debbia

  • Con 16.000 macchine per la rigenerazione di solventi installate in 80 paesi nel mondo, I.S.T. (Italia Sistemi Tecnologici) ha portato la tecnologia made in Italy in diversi settori come quello della grafica, della chimica, dell'automotive, dell'aeronautica, nel settore ospedaliero e in quelli della vetroresina, delle vernici e degli inchiostri. Quali sono e quali sono stati gli elementi essenziali alla riuscita del vostro progetto d’impresa, avviato nel 1987?

  • Con oltre dodicimila macchine (rigeneratori per solventi, lavatrici per macchine da stampa e distillatori per acque reflue) venduti in 78 paesi nel mondo, IST ha alle spalle venticinque anni di tecnologia per l’ecologia, invidiata anche da competitors di grandi dimensioni. Non a caso, all’edizione 2012 della Drupa (la più grande fiera internazionale delle macchine e materiali per stampa, publishing e converting, tenutasi a Düsseldorf dal 3 al 16 maggio), era l’unica azienda italiana presente, con uno stand più grande di quello delle concorrenti tedesche… 

  • La trasformazione esige prima di tutto la materia intellettuale, esige che noi abbandoniamo le nostre abitudini, come suggeriva lei nell’intervista pubblicata nel numero 33 di questa rivista. E forse non è un caso se la I.S.T. (Italia Sistemi Tecnologici), con clienti in cinquantadue paesi in tutti i settori che utilizzano solventi industriali, non ha avuto grandi flessioni di mercato in questi ultimi tre anni…

  • La I.S.T., Italia Sistemi Tecnologici, ha clienti in cinquantadue paesi in tutti i settori che utilizzano solventi industriali. In che cosa consiste la vostra attività?

    La I.S.T. costruisce rigeneratori per solventi industriali esausti, utilizzati per pulire attrezzature meccaniche in diversi settori fra cui quelli della verniciatura sia del metallo sia del legno, della stampa, dei cosmetici, della concia delle pelli, e così via. Il processo di distillazione consente di rigenerare il solvente, con un residuo che va dal 2 al 10 per cento, quindi di ottenere almeno il 90 per