Antonio Brigato

  • In questo numero del giornale, abbiamo aperto un dibattito intorno alla materia intellettuale, materia che non può essere considerata inerte e in attesa di ricevere forma. Nell’esperienza di ricerca nella tecnologia dei materiali, che ha portato Graphic Report a brevettare il murales digitale TattooWall®, ormai apprezzato in tutto il mondo, forse avete potuto constatare come non si tratti di lavorare sulla materia ma con la materia…

  • All’ultima edizione della Viscom Italia, una delle più importanti fiere europee della comunicazione visiva (Milano, 21-23 ottobre 2010), il pubblico ha potuto seguire, passo dopo passo, la preparazione di un affresco digitale Tattoowall®, dalla post-stampa all’applicazione con giunzioni, su una superficie molto grezza e particolare. I visitatori hanno potuto ammirare una decorazione spettacolare e non a caso lo slogan del vostro laboratorio dimostrativo era: “I muri parleranno”. 

    Le pareti di un palazzo, di una casa, di un hotel o di un locale diventano pagine

  • L’arte contemporanea è spesso mossa da una furia iconoclasta erede dell’arte concettuale, dove non importa tanto l’immagine quanto l’idea, che si suppone preesista all’opera. In questo approccio, lo spazio è inteso come un contenitore da riempire o da lasciare vuoto, ma sempre partendo dal presupposto che l’artista sia colui che lo trasforma, il demiurgo che plasma la materia attraverso un percorso di sofferenza soggettiva, di cui rimarrebbe traccia nell’opera, che perciò assume un carattere di reliquia. Eppure, il nostro paese vanta l’ottanta per cento del patrimonio artistico

  • Se gli affreschi di Andrea Mantenga nella Cappella Ovetari di Padova – che era andata distrutta da un bombardamento aereo nel 1944 – potranno essere ammirati nel sito in cui sono nati e rimanere testimonianza di arte e storia per le generazioni future è anche grazie a Tattoowall®, il digital murales nato da ricerche avviate a metà degli anni novanta, che hanno condotto allo sviluppo della tecnica, fino al conseguimento di un brevetto internazionale nel 1999. E se in dieci anni Tattoowall® ha ottenuto importanti riconoscimenti (nel 2000 la rivista “Costruire” lo ha insignito col premio