Fabrizio Rancan

  • Per fare fronte alla quarta rivoluzione industriale, Industria 4.0, il Ministero dello sviluppo economico ha annunciato che renderà disponibili 23 miliardi di euro in quattro anni, per “rivoluzionare il sistema produttivo italiano”. Intanto, opinionisti, giornalisti, docenti universitari e professionisti della comunicazione stanno tuonando che per le PMI italiane la sfida è coglierla o scomparire. Ma proviamo a fare un’analisi pragmatica della questione.

  • In un momento in cui le aziende manifatturiere del nostro paese sono penalizzate sia da margini operativi in continua riduzione sia da ulteriori oneri fiscali e burocratici che finiscono per ridurre, anziché aumentare, le risorse da dedicare allo sviluppo e all’innovazione, è diventata una priorità eliminare gli sprechi e i costi legati a inefficienze e fermo impianti. Da vent’anni, la Rancan Elettrotecnica, che annovera fra i suoi clienti alcuni dei maggiori gruppi industriali del Nordest, e non solo, interviene nella manutenzione di diverse tipologie di

  • Nel 2009, in piena crisi planetaria, lei ha fondato la Carbonveneta, azienda innovativa nel settore delle fibre di carbonio con sede a Chiampo (VI), ma ha rilanciato anche la  Elettrotecnica, l’attività artigianale nel settore più tradizionale della riparazione macchine elettriche, che aveva aperto diciotto anni fa ad Arzignano (VI), patria delle concerie. Come sono cambiati gli scenari economici nell’area in cui opera?

  • Oltre ad avere fondato la Rancan Elettrotecnica diciassette anni fa, lei ha costituito di recente la Carbonveneta, avvalendosi di collaboratori con grande esperienza nella produzione di particolari in fibra di vetro e di carbonio, in grado di ideare, per grandi aziende di vari settori, tecniche di produzione innovative e speciali attrezzature, per la realizzazione di diversi particolari in materiali compositi. Quali sono le esigenze alle quali rispondete con maggiore frequenza?