Comunicazione

  • All’inizio dell’era telematica, le pagine web per un’azienda erano un modo per mettersi in vetrina, una vetrina raggiungibile da tutto il mondo. Oggi invece siamo passati a una fase in cui le aziende utilizzano Internet come un mezzo rapido e immediato per affrontare in modo efficace una serie di problemi interni.
    Il settore della meccanica, molto fiorente in Emilia Romagna, sta muovendosi sempre più in questa direzione. In vent’anni di attività, Studio’80 grafica industriale ha rappresentato un riferimento costante per molte aziende del settore, allorché è venuto il momento di

  • L’esperienza della rivista “La città del secondo rinascimento” è importante perché consente a chi opera nei vari ambiti della cultura, della scienza e dell’impresa, esplorati di volta in volta dal dossier, di incontrarsi e di avviare dispositivi di collaborazione in cui ci sia interlocuzione, ci sia, cioè, uno scambio di parola che porti alla conclusione e alla soddisfazione per ciascuno. In altri termini, c’è modo di affrontare, in questi incontri, la questione della comunicazione finanziaria. Non ogni comunicazione può risultare attinente alla finanza. Quando la comunicazione può dirsi

  • Le telecomunicazioni sono un’era in cui l’arte e la cultura sono a disposizione di decine di milioni di persone.
    Ma vi è chi, più attento al costume dell’epoca che alla novità del tempo, ha utilizzato Internet e gli altri media per vivere quasi in simbiosi con il gioco Il Grande Fratello, che nulla ha a che fare con quello inventato da George Orwell nel libro 1984. Ebbene, in questo irriverente qui pro quo di fratelli, ci siamo forse dimenticati del padre?

  • I libri di Padre Busa danno lo spunto per molte riflessioni.
    Padre Busa teme che i suoi lettori rimangano un po’ perplessi quando nei suoi libri tecnico-scientifici si affrontano temi come l’esistenza di Dio, la spiritualità, l’umanesimo. Io credo invece che questo sia l’aspetto più interessante, e quello che più mi ha colpito.
    Come diceva già nel 1982 in Megatrends John Naisbitt (ora è uscito l’interessante High tech–high touch: the co-evolution of technology and culture), nelle aree del mondo dove sta sviluppandosi più rapidamente la tecnologia –

  • Vorrei affrontare il tema del libro di Padre Busa dall’inizio. Un inizio che farei risalire a quel periodo tra il 1200 e il 1300, quando Tommaso d’Aquino, il primo lavoratore che oggi chiameremmo atipico, con contratto di lavoro coordinato e continuativo, nasce a Viterbo. Studia a Montecassino, si laurea a Napoli e poi va ad insegnare a Parigi. Dopo essere tornato in Italia per un breve periodo, va a Colonia. Comincia così a fare, mentre studia e scrive, quell’opera sulla quale poi Padre Busa ha lavorato: in altri termini, dalla old economy di allora passa al terziario avanzato,

  • Intervista di Anna Spadafora

    Il titolo del suo ultimo libro, 

    Il bel programma

  • Spesso mi viene chiesto perché istituzioni come la Camera di Commercio, che dovrebbero occuparsi esclusivamente di affari, mantengono in piedi un gruppo di ricerca come il mio che si occupa di problemi di teoria della comunicazione, di teoria della conoscenza e delle sue applicazioni nella vita aziendale. Io spesso rispondo che prima di ogni atto economico c’è, in realtà, un atto di comunicazione. Quando sono andato a comperare questa penna io e il cartolaio ci siamo scambiati una serie di informazioni sul colore, la consistenza e il prezzo, che ci hanno poi portato a chiudere un patto di

  • Padre Roberto Busa è autore di 350 pubblicazioni, tra cui la più nota è l’Index Thomisticus. Ciascuna di esse ha costituito l’approdo alla qualità, alla cifra, è testimonianza, quindi, di come la ricerca segua l’idea che opera nella sua coerenza, fino alla cifratura delle cose. Il testo di Padre Busa non è il frutto di aspirazioni grandiose che tentano di superare le difficoltà con faciloneria: non ci sarebbe scrittura quale scrittura della storia qualora venisse elusa la particolarità delle cose. Il ritrovare la logica particolare induce ad altro testo, testo proprio dell’

  • Intervista di Sergio Dalla Val

    Perché il venture capital investe nell’impresa nuova, in particolare nell’informazione? 

  • Una cosa che mi ha colpito nel libro Dal computer agli angeli di Padre Busa – senza entrare nel merito della materia di cui si occupa, perché non m’intendo né d’informatica né di teologia – è un aspetto stilistico, questa specie di continua, per dir così, “ruminazione”. Per inciso, è curioso che un soprannome di San Tommaso fosse proprio “il bue”.