Proprietà intellettuale

  • Quanto è importante nella politica dell’impresa l’affermazione di una corretta politica di tutela della proprietà industriale (marchi, brevetti, design)?

  • Acetum ha da sempre sposato la politica delle certificazioni e questo le ha consentito di distinguersi sul mercato…

    Oltre che alle certificazioni obbligatorie – come, naturalmente, la certificazione sanitaria HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point), o quella specifica del nostro settore di un prodotto DOP come l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena –, la nostra scelta aziendale si è sempre orientata verso produzioni di qualità, di conseguenza verso una certificazione volontaria di prodotto. Infatti l’intera gamma dei nostri prodotti

  • A ottantadue anni, lei è un esempio d’imprenditore che ha contribuito, almeno in parte, al tessuto economico della città. In particolare, con la Wepico Srl, che lei ha fondato nei primi anni ottanta con socio e presidente Divo Bartolini, ha diffuso ulteriormente il prodotto Westinghouse, peraltro già trattato nei venti anni precedenti in altra azienda, presso le officine di riparazione di veicoli industriali, i ricambisti, i costruttori di veicoli come autobus, autocarri, macchine movimento terra e altri che richiedono la frenatura a aria compressa. Ma in che modo la

  • Nel panorama che ormai lo vede in prima linea nell’informazione tecnica, convegnistica e formativa, l’Istituto Giordano ha organizzato il convegno internazionale sul tema della Marcatura CE dei serramenti, che si è tenuto il 27 settembre scorso. Quali sono i problemi e le novità che ha messo in evidenza?

  • Modena e la sua provincia sono note in tutto il mondo per l’aceto balsamico, frutto di un’antichissima tradizione e prodotto tipico riconosciuto da marchi di qualità, che lo salvaguardano dalle imitazioni. In che modo i marchi, le D.O.P. e I.G.P. sono strumenti di tutela efficaci nel settore agro-alimentare, dove la tipicità di un prodotto rappresenta in molta parte la sua stessa forza commerciale?

    L’interesse del produttore a salvaguardare il suo prodotto dalle contraffazioni è essenziale in ogni settore. Nel mondo dell’agro-alimantare la

  • In quarant’anni di esperienza in materia di proprietà intellettuale e industriale, lo Studio Ing. Corradini ha dato un apporto essenziale alla tutela e alla valorizzazione di brevetti e marchi che sono giunti a costituire un vero e proprio patrimonio per importanti imprese dell’Emilia Romagna e non solo. Quali sono le aziende che si rivolgono a voi prevalentemente e con quali esigenze?

    Lo studio Ing. Corradini porta ora il nome di ING. C. CORRADINI & C., è attivo da oltre quarant’anni e attualmente estende la propria attività in un’area

  • A partire dalla sua esperienza nella consulenza sulla proprietà intellettuale e industriale, iniziata negli anni sessanta, può dirci in che modo a Modena sono cambiate le esigenze di registrazione e tutela dei brevetti?

    Nel 1960 le aziende si preoccupavano raramente di brevettare le loro invenzioni. Erano gli artigiani, che lavoravano nelle industrie metalmeccaniche, che, non accontentandosi dello stipendio da operai, cercavano d’impostare una loro attività a partire da un’invenzione. Quindi, era frequente che mi prospettassero le loro idee

  • Lo studio legale associato F&M ha competenza in tutti i rami della proprietà intellettuale. Ha la sua sede a Modena, ma ha collaborazioni internazionali con vari corrispondenti stranieri. Com’è nato, quali servizi offre e qual è la tipologia dei suoi clienti?

  • Quando abbiamo incominciato, trent’anni fa, io e i miei soci, Evro Fabbri e Antonio Fontana, ciascuno di noi ha assunto un compito all’interno dell’azienda: il primo doveva seguire la realizzazione degli stampi, il secondo i disegni tecnici e io dovevo occuparmi degli aspetti commerciali e amministrativi. Abbiamo iniziato producendo – per alcuni clienti di Bologna, come IMA e altri grandi gruppi – attrezzature per le macchine automatiche per il settore farmaceutico. Dopo un paio di anni, ci siamo resi conto che, se avessimo continuato a lavorare per loro, saremmo rimasti

  • Nel suo intervento al convegno internazionale La proprietà intellettuale. Marchi, brevetti e design nell’era della globalizzazione (Borsa Merci di Modena, 18 maggio 2007), Francesco Terrano ha affrontato il tema del made in Italy e del riferimento all’Italia nei marchi e nelle indicazioni dei prodotti fabbricati all’estero. Gli abbiamo chiesto di dirci qualcosa a questo proposito.

    L’imprenditore italiano che fabbrica all’estero i propri prodotti può impiegare un riferimento all’Italia, attraverso varie indicazioni o con il marchio