Proprietà intellettuale

  • Modena e la sua provincia sono note in tutto il mondo per l’aceto balsamico, frutto di un’antichissima tradizione e prodotto tipico riconosciuto da marchi di qualità, che lo salvaguardano dalle imitazioni. In che modo i marchi, le D.O.P. e I.G.P. sono strumenti di tutela efficaci nel settore agro-alimentare, dove la tipicità di un prodotto rappresenta in molta parte la sua stessa forza commerciale?

    L’interesse del produttore a salvaguardare il suo prodotto dalle contraffazioni è essenziale in ogni settore. Nel mondo dell’agro-alimantare la

  • In quarant’anni di esperienza in materia di proprietà intellettuale e industriale, lo Studio Ing. Corradini ha dato un apporto essenziale alla tutela e alla valorizzazione di brevetti e marchi che sono giunti a costituire un vero e proprio patrimonio per importanti imprese dell’Emilia Romagna e non solo. Quali sono le aziende che si rivolgono a voi prevalentemente e con quali esigenze?

    Lo studio Ing. Corradini porta ora il nome di ING. C. CORRADINI & C., è attivo da oltre quarant’anni e attualmente estende la propria attività in un’area

  • A partire dalla sua esperienza nella consulenza sulla proprietà intellettuale e industriale, iniziata negli anni sessanta, può dirci in che modo a Modena sono cambiate le esigenze di registrazione e tutela dei brevetti?

    Nel 1960 le aziende si preoccupavano raramente di brevettare le loro invenzioni. Erano gli artigiani, che lavoravano nelle industrie metalmeccaniche, che, non accontentandosi dello stipendio da operai, cercavano d’impostare una loro attività a partire da un’invenzione. Quindi, era frequente che mi prospettassero le loro idee

  • Lo studio legale associato F&M ha competenza in tutti i rami della proprietà intellettuale. Ha la sua sede a Modena, ma ha collaborazioni internazionali con vari corrispondenti stranieri. Com’è nato, quali servizi offre e qual è la tipologia dei suoi clienti?

  • Quando abbiamo incominciato, trent’anni fa, io e i miei soci, Evro Fabbri e Antonio Fontana, ciascuno di noi ha assunto un compito all’interno dell’azienda: il primo doveva seguire la realizzazione degli stampi, il secondo i disegni tecnici e io dovevo occuparmi degli aspetti commerciali e amministrativi. Abbiamo iniziato producendo – per alcuni clienti di Bologna, come IMA e altri grandi gruppi – attrezzature per le macchine automatiche per il settore farmaceutico. Dopo un paio di anni, ci siamo resi conto che, se avessimo continuato a lavorare per loro, saremmo rimasti

  • Nel suo intervento al convegno internazionale La proprietà intellettuale. Marchi, brevetti e design nell’era della globalizzazione (Borsa Merci di Modena, 18 maggio 2007), Francesco Terrano ha affrontato il tema del made in Italy e del riferimento all’Italia nei marchi e nelle indicazioni dei prodotti fabbricati all’estero. Gli abbiamo chiesto di dirci qualcosa a questo proposito.

    L’imprenditore italiano che fabbrica all’estero i propri prodotti può impiegare un riferimento all’Italia, attraverso varie indicazioni o con il marchio

  • Com’è giunta la SIR a divenire marchio di qualità, sinonimo di garanzia per tutti coloro che acquistano i vostri robot?

  • Nelle aziende in cui l’innovazione e la ricerca sono costanti, si verificano spesso fughe di notizie, a volte da parte degli stessi collaboratori. Indubbiamente, la proprietà industriale costituisce un valore aggiunto, ma come proteggerla fin dalla sua nascita?

  • Non vi racconterò il contenuto di Sì, logo (Spirali). Tengo troppo a questo mio lavoro per rovinarmelo e rovinarvelo. Vi racconterò come e perché il marchio, che ne è l’oggetto, è divenuto il centro del mio interesse professionale e scientifico.

  • In qualità di presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, voglio dare il benvenuto a ciascuno di voi e in particolare desidero salutare Ferdinando Cionti, qui con noi per condividere le sue competenze ed esperienze a livello nazionale e internazionale sulle norme che regolano la costituzione e la tutela del marchio. Dal 2004, il Consorzio riunisce nel consiglio di amministrazione sia le istituzioni sia le rappresentanze di tutte le realtà produttive, e il mio compito è stato fin dall’inizio quello di ricostruire l’immagine e dare nuova credibilità al nostro