Cifrematica

  • Quali saranno gli scenari macroeconomici del post Covid-19? “Per l’Italia vorrà dire 5 o 6 punti in meno del Pil e altrettanti per l’economia dei paesi del Mediterraneo. Ci sarà un’ondata di disoccupazione tremenda, ci sarà una crisi peggiore di quella del 1929. Si dovrà ricominciare tutto da capo, se no il futuro è la miseria per tutti noi”. Sono le parole dell’economista Giulio Sapelli, in un’intervista rilasciata in seguito alle dichiarazioni della neo eletta presidente della Bce, Christine Lagarde (“Panorama”, 13 marzo 2020), che per l’economista deve ritenersi

  • Nell’ora del coronavirus, gli italiani devono avere paura? La paura della morte deve prendere il sopravvento sulle loro vite fino a distruggere il patrimonio di ricerca e d’impresa costituito in settant’anni di repubblica?

    Gli italiani non devono avere paura della morte, ma della miseria, della povertà, della stupidità e dell’invidia, che alimentano guerre, malattie e devastazioni nella vita di uomini e donne impegnati a compiere uno sforzo costante per dare un contributo alla civiltà della parola, perché la legge della giungla sia lasciata ai suoi

  • Questo primo numero della rivista “La Città del Secondo Rinascimento” riporta testi e interventi sorti lungo il dibattito suscitato in Italia dal libro di Emilio Fontela Come divenire imprenditore nel ventunesimo secolo (Spirali edizioni). Economista, protagonista del movimento “The Second Renaissance”, studioso di cifrematica, Fontela si avvale della sua ricerca e della sua pratica internazionale per indagare le questioni e le categorie dell’economia, ritrovandole, lungo una lettura, nel testo culturale e scientifico dell’occidente. Il mercato, il lavoro, la

  • La lettura del libro di Fontela Come divenire imprenditore nel ventesimo secolo, edito da Spirali, è un’occasione per indagare lo statuto dell’imprenditore e le prospettive delle imprese nel terzo millennio. Fontela nel suo libro ne dà una traccia e evidenzia le trasformazioni del sistema economico lungo il passaggio che sta avvenendo dalla società industriale a una società dell’informazione e del tempo libero.La società dell’informazione, con l’avvento delle nuove tecnologie, esige radicali trasformazioni, ha nuove esigenze, chiede nuovi servizi, tempo libero, qualità della vita.

  • Lo scrive Emilio Fontela nel suo libro Come divenire imprenditore nel ventunesimo secolo e lo ribadisce in questo numero: l’economia nuova, grazie all’evoluzione tecnologica, a breve sarà in grado, se non lo è già, di risolvere il problema che da sempre si è posta l’economia, cioè il problema della scarsità dei mezzi e delle risorse.

  • Intervista di Sergio Dalla Val
    Il 7 aprile di quest’anno, alla Villa San Carlo Borromeo di Senago, lei ha tenuto una conferenza dal titolo “Le donne, le imprese, il capitalismo intellettuale”. Perché lei afferma che la prima intersezione fra donne e imprese avviene nel Rinascimento?

    Prima di Ludovico Ariosto, nessuno aveva incominciato un poema con “Le donne…”. Prima, c’erano le Muse. È chiaro che il poema di Ariosto è ironico e, quindi, subito arrivano i cavalieri: “Le donne, i cavallier...”. Seguono “l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto,

  • Come pensare? Come fare? Come scrivere? sono le tre questioni che hanno fatto la vicenda della poiesis nella civiltà occidentale e di cui Aldo Trione, nel suo testo denso e incalzante Ars combinatoria, ricostruisce il percorso nella riflessione filosofica ed estetica dal Cinquecento al Novecento (o come scrive l’autore: “dagli albori della modernità alla nostra età del disincanto, di cui non sempre riusciamo a individuare le direzioni possibili”).
Se la domanda su come avvengono le cose (ovvero su come pensare e come fare) ha cominciato ad articolarsi nel

  • Da Copenhagen a Praga, da Berlino a Parigi, da Londra a Roma, mai come agli albori del Novecento la scienza ha questionato ogni fondamento e l’arte ha debordato ogni canone, comportando un’innovazione senza precedenti. Scienza del caso singolo e arte dell’ascolto, la psicanalisi di Vienna ha cominciato allora col dissipare quella padronanza del soggetto e quel primato del discorso sulla parola su cui poggiavano discipline e specialità, corporazioni e cappelle. Con l’invenzione dell’inconscio come logica particolare, la differenza tra arte e scienza non può più essere

  • Nella storia degli umani, l’esordio di ciascun secolo e di ciascun millennio ha visto anche l’affermazione di grandi tematiche, ciascuna volta differenti da quelle precedenti. Se il secondo millennio era iniziato nel vasto scenario delle grandi religioni monoteistiche, la cristiana e la musulmana, con il succedersi dei secoli, in occidente, sono andati precisandosi nuovi elementi della scena, riguardanti via via il rinascimento dell’arte, il rinnovato interesse per la lingua, la riscoperta della filosofia e del diritto, la postulazione della politica come arte e come

  • Ho letto il libro di Giorgio Antonucci Le lezioni della mia vita, edito da Spirali, e l’ho trovato straordinario per il rigore della testimonianza e la portata del messaggio. Egli lotta per la dignità e la libertà di ciascuno, anche del cosiddetto malato. Amico e collaboratore di Thomas Szasz, ha sfatato il mito della malattia mentale e con umiltà si è posto in ascolto dei racconti e delle questioni enunciate di quelli che altri avrebbero qualificato come pazienti, per instaurare con loro dispositivi di comunicazione.
Oggi la cifrematica, la scienza della parola,