Edilizia e restauro

  • La lentezza con la quale procedono le autorizzazioni e di conseguenza i lavori di ricostruzione è causata da molteplici fattori, non ultima la necessità d’intervenire in contesti e situazioni già complesse prima del sisma (tra l’altro, nel caso di interventi sul costruito, siamo sempre di fronte a prototipi perché ciascun edificio e ciascun contesto sono diversi dagli altri). E questo dettaglio non è stato sufficientemente tenuto in considerazione dalla Regione nelle ordinanze che regolano gli interventi. 

    La montagna di normative da seguire, a volte in contraddizione tra loro,

  • Credo che quella di oggi sia un’ulteriore occasione per rimarcare quanto sia importante affrontare il tema della “ricostruzione in qualità” in modo interdisciplinare, con l’obiettivo di portare avanti un confronto costruttivo, mirato realmente alla risoluzione dei problemi, nel pieno rispetto dei ruoli e delle diverse competenze tecnico-professionali, che devono tutte sentirsi coinvolte e lavorare in modo da valorizzare le specificità di ciascuno: architetti, ingegneri, agronomi, geometri.

  • Ciascun terremoto è diverso dagli altri, anche nel senso che mette in evidenza le criticità di un territorio. Nell’esperienza di collaborazione che il nostro laboratorio, il CIRI Edilizia e Costruzioni dell’Università di Bologna, ha avviato dal giorno successivo alla scossa del 20 maggio 2012 con la Protezione Civile e la Regione Emilia Romagna, abbiamo constatato molte criticità sia negli edifici prefabbricati sia nei palazzi del centro storico, confermando che il tipo di edilizia tipicamente adottato in tutta Italia è fragile. Si tratta nella maggior parte dei casi di edifici nati per

  • A proposito dell’orgoglio emiliano evocato in più momenti durante questo convegno (Restituire l’Emilia in qualità, 25 ottobre 2013, Villa Cavazza, Bomporto), vorremo ricordare che l’introduzione delle tecnologie dei materiali compositi in Italia parte proprio dall’Emilia nel 1993, grazie all’impegno di Ardea e alla collaborazione con l’Università di Bologna. Citiamo un episodio emblematico dello stesso periodo, a Bologna con alcuni giapponesi, che già possedevano un’esperienza di applicazione di compositi su strutture edili in calcestruzzo e che, cercando di vendere le loro

  • Un evento, naturale o antropico, a elevato potere distruttivo, come il sisma del maggio 2012, determina un’accelerazione nei processi trasformativi del territorio e degli elementi che lo connotano. La tutela esercitata dal MiBACT sul patrimonio architettonico si esprime, anche nel corso di queste emergenze, non in forma di resistenza alla trasformazione, bensì nei termini di un’attiva collaborazione con tutti gli attori coinvolti alla migliore gestione dei processi necessari.

  • Vorrei ringraziare Anna Spadafora e la rivista “La città del secondo rinascimento” per averci dato questa occasione di confronto (Restituire l’Emilia in qualità, 25 ottobre 2013, Villa Cavazza, Bomporto), che offre stimoli per svolgere meglio il nostro lavoro. Un lavoro quotidiano, perché la disgrazia del terremoto ci ha dato la responsabilità di dovere ricostruire e di farlo al meglio, impegnandoci perché da un disastro nascano nuove opportunità. Fin dall’inizio, abbiamo cercato di lavorare con una visione chiara del futuro e dell’obiettivo da perseguire (un territorio più forte e

  • Fondata da Arturo Mancini nel 1892 per la commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio di materiali ferrosi, la vostra Azienda ha attraversato oltre un secolo, ampliando via via la sua gamma (che oggi conta oltre 35.000 articoli) con le novità più rilevanti per l’edilizia, la carpenteria meccanica, l’idraulica e settori affini, tanto da divenire riferimento per 6500 clienti.

    Il 5 luglio scorso, avete organizzato all’Hotel Excelsior di Pesaro il convegno La forza della leggerezza: le tecnologie dei materiali compositi nel restauro

  • Da quasi trent’anni lei opera in tutto il territorio nazionale, con studio a Modena, nell’ambito del restauro di monumenti. Una passione antica…

  • In quasi un secolo di storia, la cava A.G.E.S ha contribuito allo sviluppo della città e della provincia di Bologna con la produzione di sabbie, ghiaie e costruzioni stradali e oggi, con A.G.E.S. S.p.a., è fra le maggiori imprese della provincia di Bologna nella fornitura di calcestruzzi preconfezionati, conglomerati bituminosi e costruzioni stradali con particolare attenzione alle esigenze delle amministrazioni e degli enti pubblici locali. Com’è incominciato il vostro viaggio?

  • Finalmente, quest’anno è arrivata la novità che tutti i progettisti aspettavano per il restauro degli edifici storici e l’adeguamento antisismico: le nuove resine a base acqua BETONTEX® IPN per il primo sistema di rinforzo di murature che impiega matrici a base calce e rinforzi in fibra di carbonio. Il frutto di alcuni anni di ricerca che Ardea Progetti e Sistemi ha condotto in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari" dell’Università di Modena e Reggio Emilia (con il particolare contributo di Elena Fabbri, ricercatrice della stessa Università) è stato