Gusto e salute

  • Se l’esploratore Amerigo Vespucci aveva fatto conoscere il Nuovo Mondo all’Europa, un altro Amerigo Vespucci, oltre quattro secoli dopo, nel 1934, apriva a Savigno la Trattoria che, dagli anni novanta a oggi, avrebbe portato nella Valle del Samoggia esploratori del gusto da tutti i continenti, raggiunti dall’eco della sua cucina. Ma come si è sviluppato questo processo per cui la Trattoria Amerigo 1934 è chiamata a rappresentare la cucina italiana nel mondo, come due anni fa, per esempio, quando Amerigo e Bologna erano ospiti all’evento italiano più importante

  • All’Osteria lo Stallo del Pomodoro ci si accorge subito che la curiosità e il gusto della ricerca sono gli ingredienti principali, quelli che servono per trovare le materie prime più genuine, dalle quali nascono piatti ricchi di fantasia, che esaltano le proprietà specifiche degli alimenti. Ma un’altra caratteristica che colpisce immediatamente è la cantina: oltre cinquecento etichette di vini provenienti da varie regioni d’Italia e dalla Francia. Non sarà casuale il grande assortimento che accompagna i vostri piatti…

    In effetti, questo locale è nato nel 1996 per offrire

  • Lei è noto a Varsavia per aver portato l’eccellenza della cucina made in Italy. Ha lavorato nei migliori ristoranti della città e nel 2007 ha ricevuto il premio per aver scritto il miglior libro di gastronomia dell’anno. Che cosa ha attratto la sua attenzione in questa città?

  • “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo” (Ippocrate). La considerazione che il cibo è decisivo per la salute, indicata dalla medicina ionica di Alcmeone e ancor prima dall’ayurveda indiana, era stata colta anche da Ippocrate. Ma il medico greco l’ha moralizzata con l’invito a nutrirsi di medicina (“che la medicina sia il tuo cibo”), dunque a sottoporsi alla medicina come necessità di vita. Da allora, se la medicina è il cibo, essa diviene il modello del cibo, si pone come il cibo perfetto, il cibo sano, cui ogni nutrimento, magari buono ma non sempre salutare, deve

  • Cioccolato e piacere è il titolo del libro curato dal professor Giuseppe Nisticò per la casa editrice Spirali, ma è anche il binomio indissolubile che ha fatto la fortuna del cioccolato nei secoli, fin da quando fu scoperto dalle antiche civiltà del Nuovo Mondo. Furono queste a elaborare sofisticati metodi di produzione del “cibo degli dei” dai semi della pianta quacaholt o cacahuatl.

    Gli autori del libro, per lo più esperti delle moderne teorie neurofisiologiche, esplorano le proprietà chimiche e nutrizionali del cacao per chiarire come avviene che il

  • In qualità di presidente della Compagnia Italiana del Cioccolato, ricordo che la nostra associazione da più di dodici anni si occupa di assaggi e controlli qualità di tutti i cioccolati prodotti in Italia. Quest’anno, per esempio, per il nostro concorso nazionale “Tavoletta d’Oro”, abbiamo assaggiato più di 800 cioccolati e compilato più di 4000 schede con 15 categorie degustative. Il nostro approccio è molto attento, anche perché il nostro scopo principale è quello d’individuare e promuovere il cioccolato di qualità, che è anche il migliore in termini di salute perché utilizza le materie

  • Il concetto di sessualità, nell’uomo e nella donna, trae con sé aspetti sia scientifici sia d’interesse generale. Amo molto parlare di questi ultimi, che affronto da tempo anche nella stesura di libri come quello che ho scritto con Roberto Gervaso, Eros e coppia. Dalla mandragola al Cialis, o quello che sto scrivendo sull’eiaculazione precoce, sempre con intento divulgativo.

  • Nella mia pratica medica ambulatoriale di specialista dell’alimentazione, ricevo persone che mi chiedono di diminuire il proprio peso corporeo, meno frequentemente di aumentarlo, spesso per problemi di salute. È diffuso il concetto di dieta come restrizione, in realtà il termine “dieta” deriva dal greco diaita, che vuol dire “regola”, nel senso ampio di comportamento: comprende “anche” il rapporto con il cibo (un rapporto basilare, ecologico, di sopravvivenza, anche per l’uomo tecnologico moderno) accanto a quello col movimento, con l’equilibrio del sonno e con lo scarico delle

  • Il nome Laganà a Bologna è sinonimo di tradizione nell’arte della pasticceria e lei è autore di vere prelibatezze che i bolognesi, e non solo, imparano a conoscere e ad apprezzare fin da bambini. Che cosa può dirci della vostra storia e della nascita recente del moderno laboratorio di Rastignano?

  • Era un rito giornaliero, almeno per i più giovani: il cucchiaino colmo offerto dalla mamma, le dita a stringere il naso per non sentire sapore, un piccolo sforzo per inghiottire. Per il momento, era fatta, la dose giornaliera dello sgradevole olio di fegato di merluzzo era assunta. Molto sgradevole, ma riconosciuto come vero toccasana per la gioventù in crescita. “Ciò che è cattivo fa bene”, era la frase di prammatica. Ma potremmo dire che questo concetto è valido ancora oggi? L’industria chimico-farmacologica ha indubbiamente operato per rendere più accettabili cure e medicinali ma,