Made in Italy

  • È un filo sottile quello che lega lo storico ristorante Al Pappagallo a Bologna, un filo che incomincia a essere intessuto nella bottega di sete pregiate della famiglia Bolognini, a pochi passi dalle Due Torri. Fra il 1200 e il 1600, infatti, la città era costellata d’importanti opere idrauliche, fino a contare oltre 100 mulini da seta attivati da 353 ruote idrauliche. Con l’invenzione del “mulino da seta alla bolognese”, che alcuni storici considerano precursore della moderna industria, Bologna diventa il centro internazionale della produzione serica fino al 1700. Trascorrono i secoli

  • L’Italia è il paese europeo con il più alto numero di prodotti agroalimentari di qualità registrati (Dop, Igp, Stg), prima di Francia e Spagna. Sul gradino più alto del podio del food di qualità si pone l’Emilia Romagna con 43 prodotti (18 Dop e 25 Igp), segue il Veneto con 36 prodotti (18 Dop e 18 Igp), la Lombardia con 34 (20 Dop e 14 Igp), la Toscana con 31 (16 Dop e 15 Igp) e la Sicilia con 30 (17 Dop e 13 Igp).

  • Spesso dimentichiamo che per produrre una paletta di plastica del caffè sono necessarie ore di ricerca e procedure industriali molto avanzate, in modo che noi possiamo gustare un buon caffè a costi irrisori. Le cose a cui diamo poco valore sono, quindi, il risultato del grande impegno di imprese come la sua per rendere più semplici i nostri gesti quotidiani. Quanto è importante trasmettere questo impegno ai consumatori? La ricchezza di questo paese è costituita dall’impegno profuso ciascun giorno dalle imprese che continuano a investire in Italia. Tuttavia, c’è ancora qualcuno che

  • L’Utensileria Brunetti è leader da quasi un secolo nel settore delle forniture tecniche per l’industria. Qual è la sua testimonianza rispetto alla trasformazione avviata dal vento della qualità, tema di questo numero della rivista? La storia della nostra utensileria si è distinta per l’investimento in prodotti di qualità, che abbiamo consigliato e fornito a tante aziende clienti dell’Italia Centro-Nord. Sono sempre stato convinto, infatti, che chi si preoccupa di garantire bassi costi a scapito della qualità, troverà sempre un concorrente che vende a prezzi ancora più ridotti. Chi,

  • Sembra quasi di passeggiare per le vie di una Bologna vicina e lontana, attraversata da intellettuali, scienziati, artisti, artigiani e commercianti operosi e intenti a costruire le fortune della città, mentre ascoltiamo il racconto dei 125 anni della Gioielleria Ferdinando Veronesi & Figli. Le vicende della vostra famiglia s’intrecciano, infatti, con quelle di molti bolognesi che hanno contribuito alla storia della città, e non solo. Il racconto incomincia da una bottega, e sempre dalle botteghe nascono grandi imprese. Come la vostra, che quest’anno celebra un anniversario molto

  • Nato a San Giovanni in Persiceto il 26 gennaio 1931, lei ha trascorso la sua infanzia tra Malalbergo e San Venanzio (oggi Unione Reno Galliera, n.d.r.), in provincia di Bologna, e quel significante “albergo”, sinonimo di accoglienza, è diventato una costante nel suo itinerario imprenditoriale: accogliere la trasformazione.
    Sarà lungo questo spirito che lei fonderà il Gruppo Zanhotel, con i quattro hotel Regina, Tre Vecchi (entrambi nel centro storico di Bologna), Europa e Zanhotel & Meeting Centergross.
    Attualmente, è il più grande Gruppo della Città

  • Dalla galleria di base del Brennero – il tunnel ferroviario in costruzione più lungo al mondo con i suoi 64 chilometri – al tunnel del Moncenisio, che collegherà Francia e Italia, fino alla galleria Santa Lucia sulla tratta Bologna-Firenze, dove sta operando la più grande EPB shield d’Europa (Earth Pressure Balance è una tecnologia di tunnelling per il bilanciamento della pressione terrestre), con i suoi 16 metri di diametro: saranno soltanto alcuni degli interventi infrastrutturali di cui si parlerà al World Tunnel Congress (WTC), l’appuntamento mondiale dedicato all’ingegneria e alla

  • La storia dell’Appennino bolognese dimostra come sin dall’antichità i suoi abitanti non hanno perso occasione per trarre profitto dalle sue ricchezze naturali.
    Come nel caso delle ferriere per la produzione di attrezzi utilizzati nella lavorazione del legno e della terra, che sfruttavano la forza motrice delle acque del fiume Reno, o delle famose carbonaie, in cui si metteva a frutto l’abbondanza di boschi. È notevole come la natura e le condizioni ambientali favorissero il vento dell’impresa… La produzione di carbone di legna in tutta la montagna dell’Appennino

  • “È possibile far durare e crescere una rassegna di un genere musicale nobile ma unanimemente considerato ‘di nicchia’ per ventun anni di seguito (trentuno nel 2018, n.d.r.), convincere le autorità di una tranquilla cittadina termale a mutarne la toponomastica per farvi figurare una via Otis Redding e un Rufus Thomas Park, convocare svariate decine di stelle del passato prossimo e remoto della black music principalmente per soddisfare una propria passione personale? La domanda è tutt’altro che retorica: benvenuti al Porretta Soul Festival”. Questa è solo una delle tante

  • Il comune dell’Alto Reno Terme fa parte della città metropolitana di Bologna ed è sede amministrativa dell’Unione dell’Alto Reno, ente montano che aggrega i comuni dell’Alto Reno Terme, Camugnano e Lizzano in Belvedere. Istituito nel gennaio 2016, è compreso nella categoria dei cosiddetti comuni sparsi in seguito alla fusione dei territori comunali di Porretta Terme, attuale capoluogo, e Granaglione.
    Situato nell’Appennino tosco-emiliano nella valle del fiume Reno e al confine con la provincia di Pistoia, il comune è caratterizzato da una variegata geomorfologia, che, nella