Made in Italy

  • È stata una serata tutta modenese il 12 dicembre scorso, in una delle più belle dimore storiche alle porte di Milano, Villa San Carlo Borromeo (Senago), oggi museo d’arte, hotel, centro congressi e salotto culturale e finanziario internazionale, che ha portato alla ribalta, insieme alla letteratura di un noto modenese, come Valerio Massimo Manfredi, le eccellenze gastronomiche modenesi, presentando a un selezionato pubblico di giornalisti e intellettuali un viaggio attraverso l’antica Roma, accompagnato da prodotti modenesi DOC, molto apprezzati nello splendido contesto delle sale

  • Da dieci anni, il Centro Servizi Ortofrutticoli promuove la valorizzazione dei prodotti tipici regionali. Quali sono i progetti importanti al riguardo?

    Il nostro compito è valorizzare le caratteristiche intrinseche dei prodotti ortofrutticoli e il loro stretto legame con il territorio di produzione, perché la relazione tra vocazione del territorio e qualità è importante. Non a caso, aderiscono al CSO due storici consorzi dei prodotti tipici regionali, il Consorzio della pesca e nettarina di Romagna IGP e il Consorzio della pera dell’Emilia Romagna IGP, che rappresentano due

  • Fincibec è uno dei gruppi che maggiormente hanno contribuito alla leadership mondiale del distretto. Quando è incominciata l’attività e quali sono state le principali novità che ha introdotto nel settore nel corso degli anni?

  • Le ceramiche Elios sono note in oltre cinquanta paesi del mondo come una delle migliori espressioni della tradizione e della creatività made in Italy. Dal 1968, la vostra azienda ha portato avanti l’obiettivo di dare alla ceramica un alto valore estetico, tanto da definirla la “Dea della casa, la cifra stilistica di chi ci vive”. In che modo questo è stato ed è tuttora riconosciuto dal mercato?

    Le nostre dimensioni ci hanno portato a specializzarci in una nicchia, che il mercato ci ha più o meno riconosciuto, e il fatto di rimanere coerenti, nel tempo, con la nostra scelta è

  • Nel suo intervento al convegno I distretti del made in Italy nell’era della globalizzazione (19 settembre 2008, Confindustria Ceramica), Alberto Piantoni diceva che, “attraverso i contratti di filiera si deve valorizzare il lavoro delle piccole aziende, perché, con un atteggiamento positivo da parte delle più grandi, si crei uno stimolo maggiore per farle investire e farle diventare più competitive”. La Cerplast – come piccola azienda che acquista gli scarti degli imballaggi delle aziende del settore ceramico e fornisce loro lo stesso prodotto, dopo averlo riciclato – quali

  • Nel numero precedente del nostro giornale, abbiamo esplorato, insieme al Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, le virtù di un vino così versatile da avere conquistato, oltre agli USA, anche paesi la cui tradizione enologica è sempre stata molto forte, come la Francia e la Spagna. Donelli Vini, da oltre dieci anni di proprietà della famiglia Giacobazzi, è uno dei gruppi che ha contribuito maggiormente a fare apprezzare il Lambrusco nei cinque continenti, con un 70 per cento di quota export sul mercato mondiale e una posizione di rilievo sia nella grande e piccola

  • L’internazionalizzazione del distretto di Sassuolo ha prodotto problemi in termini occupazionali?

    Anche se Sassuolo formalmente non è riconosciuto come vero e proprio distretto dalla Regione Emilia Romagna, convenzionalmente l’abbiamo sempre considerato tale, per la sua capacità di formulare una proposta complessiva ed economicamente importante in un’area delimitata. Uno dei valori aggiunti che ha avuto questo distretto da un punto di vista occupazionale sta nel fatto che nessuna delle imprese o dei gruppi che si sono internazionalizzati ha trasferito altrove il proprio

  • La Maison du Monde è una giovane realtà immobiliare che si sta affermando e distinguendo sul mercato bolognese per le sue proposte esclusive di immobili di lusso, storici e di pregio artistico o monumentale, sia in ambito residenziale che commerciale. Come siete arrivati a fare questa scelta particolare?

    Abbiamo deciso di specializzarci in questo settore per diversi motivi, ma soprattutto per coltivare la nostra passione per il bello e l’eccellenza.

    Per una serie di coincidenze, siamo riusciti a specializzarci nell’offerta di proposte molto particolari nel campo dei

  • Nata quarant’anni fa nel cuore dell’alta ceramica faentina e oggi conosciuta in tutto il mondo per le sue collezioni, che offrono una gamma di colori impensabile nella produzione industriale, la Senio sta facendo uno sforzo enorme per mantenere la manualità e l’artigianalità tipiche della tradizione. Una fabbrica d’altri tempi, con oltre cento dipendenti, molti dei quali provenienti dall’Istituto d’Arte di Faenza, che cuoce ancora nei forni tradizionali con nove ore di fuoco, contro i quaranta minuti delle aziende ceramiche che hanno preso la strada della tecnologia...

  • La trasformazione è prima di tutto culturale, poi economica e quindi politica. E non è un caso se un imprenditore ha un approccio differente ai problemi proprio quando si confronta con un’Associazione che promuove la cultura d’impresa. Allora, qual è il ruolo di Assopiastrelle prima e Confindustria Ceramica poi nelle trasformazioni che si sono verificate in questi anni nel distretto di Sassuolo?