Politica

  • Sono nato in un paese socialista e ho sempre cercato di capire cosa fosse questo socialismo. Ho sempre chiesto ai miei compagni di studio quale fosse la loro concezione di socialismo e non riuscivo mai a ottenere una risposta compiuta. Ho raccolto varie definizioni di socialismo e mi sono accorto che ogni socialista aveva nella sua ideologia un’idea propria, un’idea buona tutto sommato, ma ognuno a modo suo. Ho trovato tuttavia nelle varie definizioni, anche relative a paesi diversi, a programmi socialisti, per esempio tedeschi o inglesi, un tratto comune, qualcosa che li accomunava. Il

  • Intervista di Sergio Dalla Val 

    Con l’11 settembre, con l’attacco alle Torri, cosa finisce e cosa incomincia per la politica?

    Tutto incominciò, fin dalla Bibbia, o anzi non incominciò, con la torre: Babele, ovvero l’idea di una padronanza impossibile sulla lingua e sulla parola, sulla terra e sul cielo, come sulla repubblica. Questa idea di padronanza avrebbe portato alla confusione o alla fusione linguistica. Con Babele, un primo teorema: non c’è più fusione. L’altra lingua esclude la fusione e, pertanto, la

  • Intervista di Sergio Dalla Val 

    Perché il titolo di questo convegno, “Come avere cura della città”? 

  • Vorrei portare il saluto della Provincia di Bologna a questo incontro con Padre Busa e lascio ai relatori il compito di entrare nel merito delle questioni di informatica affrontate nei suoi libri.
    Un po’ di tempo fa, c’era un detto: “Se i cittadini non si occupano di politica, sarà la politica a occuparsi dei cittadini”. Seguendo questo detto, io mi sono occupato di politica. La stessa cosa si può dire oggi dell’informatica: anche se qualcuno non vuole occuparsene, l’informatica si occupa di lui. Con questo, vi ringrazio per l’opportunità di dibattito offerta con questo incontro e vi

  • Considerate come l’Inferno e il Paradiso, il regno della dannazione e quello della salvezza, la globalizzazione e l’antiglobalizzazione sono due facce della stessa medaglia. Da una parte, chi predica i vantaggi di “fare come se il mondo fosse un posto solo”, dall’altra, chi predice la fine certa e ravvicinata di questo stesso mondo. Per entrambi, però, le dissolte ideologie del ventesimo secolo sono state presto rimpiazzate da più o meno solide visioni del mondo. Allora ecco che, per chi procede dalla visione, che tutto unifica e massifica, anziché dall’ascolto, che s’instaura con la

  • La migrazione è l’aspetto esteriore, finale, di un’evoluzione demografica, sociale ed economica iniziata molto tempo prima della migrazione stessa, è la punta di un iceberg, una piccola parte di fenomeni molto più complessi.

    L’immigrazione in un paese si verifica prevalentemente perché l’economia di quel paese ha bisogno di quelle persone come lavoratori, a qualsiasi livello, per mantenere gli standard.

    L’emigrazione non è un problema di controllo dei confini o di ordine pubblico interno, bensì il risultato di politiche

  • Lei è nata a Cuba nel 1956, e se n’è andata nel 1993. Che condotta aveva con lei suo padre, Fidel Castro? Era diversa rispetto a quella che aveva nei suoi discorsi alla televisione?

  • Barack Obama è un presidente che ha cercato nei suoi primi due anni di alterare diversi equilibri all’interno della società americana, che fino a poco tempo fa erano considerati come acquisiti. Non a caso, in questa prima parte del suo mandato, una consistente fetta della popolazione americana si è mostrata molto più interessata a tematiche politiche e sociali rispetto al passato; è nato anche un movimento, quello dei Tea Party, che comprende per lo più repubblicani ma anche democratici e indipendenti. Ebbene, questo movimento – che ora conta anche deputati e senatori al Congresso

  • In una delle sue dichiarazioni, lei ha affermato di essere nato e cresciuto in condizioni disagiate, quindi conosce da vicino le povertà del suo popolo. In che condizioni vivono le persone? In che percentuale è diffusa la povertà nel suo paese? 

    L’Honduras è un paese molto ricco di risorse naturali – oro, argento, legno, terre fertili e abbondanza di acqua –, di cui non godono gli abitanti, perché è oggetto di sfruttamento (da parte delle multinazionali oggi, come dal colonialismo nel 1500) che porta al suo impoverimento. L’80 per cento della popolazione vive nella

  • La lettura del capitolo La strada della salute del libro di Sergio Dalla Val, In direzione della cifra. La scienza della parola, l’impresa, la clinica (Spirali), è occasione per esplorare diverse questioni partendo dalla straordinaria elaborazione cifrematica intorno all’anoressia. Il discorso occidentale, in assenza di ascolto e di attenzione al caso particolare, presume di sapere già e ritiene che l’anoressia sia mentale, malattia mentale soggettiva. Leggiamo: “Così l’anoressia viene patologizzata, cercata e rappresentata dalla psichiatria nelle donne che ne assumerebbero