Donne e impresa

  • Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto”: dobbiamo al Rinascimento, in particolare a Ludovico Ariosto, l’irruzione delle donne nel testo occidentale. Donne nella parola, donne protagoniste del romanzo e dell’avventura, non più sacerdotesse o arpie, dee o muse, come nella mitologia greca. Dissipati i regni d’Atena e di Medusa, il cattolicesimo, con donne che parlano ai pontefici come Caterina o che edificano monasteri come Chiara, aveva aperto la breccia, ma è con il rinascimento delle arti e delle invenzioni, dei mercanti e dei banchieri

  • Intervista di Pasquale Petrocelli

    La sua avventura imprenditoriale è incominciata nel 1974. Può darci una breve testimonianza dell’esperienza di Villa Giulia?

    Nel 1974, dopo quattro anni di lavoro come dipendente, acquistai la casa di riposo in cui lavoravo. A Villa Giulia, però, mio marito, i miei figli e io siamo venuti nel 1986. Io adesso ho settant’anni. L’esperienza di Villa Giulia indica la riuscita di un’intensa collaborazione familiare, cosa non facile e non comune. I miei figli mi hanno seguito anche dopo il loro matrimonio. Ciascuno di noi ha un compito

  • Intervista di Anna Spadafora

    Com’è cambiata la sua vita dopo avere ricevuto il Premio Nobel e in che modo esso ha giovato alla sua battaglia a favore delle donne?

  • Carlo B. è socio di maggioranza di tre aziende, che, complessivamente, fatturano circa 150 milioni di euro all’anno. Di recente, si è imbattuto in un’esperienza che non avrebbe mai nemmeno immaginato in vent’anni di attività. Poiché una delle aziende non accennava a riprendersi da una crisi intervenuta l’anno scorso, in seguito alla perdita di due clienti importanti, tre mesi fa gli venne la felice idea di rivolgersi a R. P., uno dei commercialisti di grido del centro-nord.

  • Intervista di Sergio Dalla Val

    Oltre che presidente del Museum of the second renaissance e del Club del secondo rinascimento, lei è scrittrice e presidente della casa editrice Spirali. Quando e perché è incominciata questa attività di coordinamento dei lavori di restauro e di arredo, ormai giunti alla conclusione, della Villa San Carlo Borromeo?

  • Armando Verdiglione concludeva la sua conferenza a Modena (2 aprile 2004), pubblicata in questo numero, rilevando che la vera questione che l’ebraismo incomincia ad affrontare e poi il cristianesimo e il cattolicesimo affrontano ancora di più è la questione donna. “È questo che viene evitato dall’Islam – diceva –, la questione donna. La paura della morte diventa paura della donna. Tutto un sistema, costruito sulla paura della donna. Tutta una serie di vincoli, di proibizioni, di prescrizioni, di negatività, perché la donna sia solo lì, senza piacere. Quindi, anche la clitoride dev’essere

  • Intervista di Anna Spadafora

    Questo numero della “Città del secondo rinascimento” si occupa di salute. Che cosa può dirci della sua esperienza di imprenditrice nel settore moda? Anche la bellezza può giovare alla salute?

     

    Non sono una salutista, ma anch’io cerco di attenermi alle regole per migliorare. È ovvio che la bellezza aiuta una donna a sentirsi più sicura, a sentirsi più piacente, e quindi credo che sia indispensabile. La bellezza dà sicurezza e per questo dobbiamo aiutarla, non

  • Intervista di Anna Spadafora

    Con i fondamentalismi, la religione sembra sovrapporsi alla politica e ai diritti civili, negandoli, in particolare rispetto alle donne e ai giovani. Cosa possono fare le donne perché si dissipino i fondamentalismi?

    Purtroppo, ci sono anche donne fondamentaliste. Non è una questione di donne o di uomini, ma di non prendere i testi religiosi alla lettera, di distinguere tra la lettera e lo spirito. Quindi, è una questione intellettuale.

  • Le donne non sono un insieme e, in quanto tali, non esistono. Sarebbero il segno della differenza sessuale, poiché sarebbero tenute, da una parte, a compiere l’economia del sangue, per la riproduzione, come voleva Aristotele, e, dall’altra, a incarnare il negativo come altra faccia del positivo, da sempre attribuito agli uomini nel discorso occidentale.

  • Quali saranno gli scenari macroeconomici del post Covid-19? “Per l’Italia vorrà dire 5 o 6 punti in meno del Pil e altrettanti per l’economia dei paesi del Mediterraneo. Ci sarà un’ondata di disoccupazione tremenda, ci sarà una crisi peggiore di quella del 1929. Si dovrà ricominciare tutto da capo, se no il futuro è la miseria per tutti noi”. Sono le parole dell’economista Giulio Sapelli, in un’intervista rilasciata in seguito alle dichiarazioni della neo eletta presidente della Bce, Christine Lagarde (“Panorama”, 13 marzo 2020), che per l’economista deve ritenersi