Donne e impresa

  • In seguito al terremoto che ha colpito l’Emilia nel maggio 2012, lei ha fondato con altre donne imprenditrici EmiliAmo. Può fare il punto dell’esperienza a quasi due anni di distanza?

    EmiliAmo è il più bel progetto della mia vita, faticosissimo, ma meraviglioso sotto il profilo umano. Tante volte abbiamo detto: “Basta, siamo esauste, si chiude”, poi ci riuniamo e torniamo a sorridere, a piangere, a inventare, tutto in una serata magari, e andiamo sempre a casa con il sorriso, perché ciascuna è fiera di sé, della propria gente,

  • Lei è responsabile commerciale della Hellis, distributore di componenti elettronici dal 1976 e riferimento per clienti di diversi settori. Può darci una testimonianza della sua esperienza di giovane imprenditrice in un settore di cui si occupano prevalentemente gli uomini?

    Da dieci anni, insieme a mio fratello, stiamo lavorando per proseguire e fare crescere l’attività avviata da nostro padre nel 1976. Per poter offrire alle aziende nostre clienti – che operano in Emilia, in Toscana e nelle Marche – le soluzioni più idonee alle loro

  • Oltre a gestire tre negozi di abbigliamento e uno di sartoria maschile, lei è presidente dell’associazione Vignola Grandi Idee, che dal 2000 promuove la combinazione fra il commercio e la valorizzazione del territorio. Quali sono le principali iniziative?

    La crisi del commercio oggi è sotto gli occhi di tutti: una vetrina che si chiude è una luce che si spegne nel cuore di una città. Nel 2000, abbiamo fondato l’Associazione (che oggi conta più di cento operatori del settore) per rilanciare la funzione del commercio come parte

  • Lei è l’unica agente donna di una delle più importanti aziende italiane del settore dei vini...

    Nel mio settore sono molte le donne che si occupano dell’immagine, del marketing e della comunicazione, mentre gli ambiti tecnici sono riservati quasi esclusivamente agli uomini. Io, però, sono diventata sommelier, perché volevo approfondire la conoscenza del prodotto che propongo, anche se devo constatare che non è facile, bisogna mantenere alta la guardia e proseguire con tenacia. Ma per me rappresenta una sfida, per di più in una congiuntura

  • Da sempre attenta a cogliere nella trasformazione opportunità per l’invenzione, lei ha inteso che salute e bellezza possono incontrarsi anche nel settore edile. In che modo?

  • L’esigenza di organizzare la seconda edizione del convegno sulla “Questione donna” intesa come questione aperta, che non si può ridurre alla contrapposizione fra uomo e donna, è sorta dalla constatazione che il XXI secolo si è annunciato come il secolo della trasformazione nei vari paesi e nei vari settori. La trasformazione in atto esige sempre più l’instaurazione di nuovi dispositivi nella famiglia, nell’impresa e nella politica.  

  • È riduttivo e bizzarro parlare di gonne o pantaloni per affrontare le nuove dinamiche culturali che interessano la donna del XXI secolo: l’abbigliamento rispecchia la cultura del paese in cui si nasce o si vive, e ciascuno lo adatta a suo modo. Alcune nostre socie di FCEM (Femmes Chefs d’Entreprises Mondiales) vestono in nero, lasciando scoperti soltanto gli occhi, come la loro cultura e le loro tradizioni impongono. In tutto il mondo arabo la donna veste in lungo, con la testa coperta o scoperta. Lascerei, quindi, da parte l’abbigliamento, così come le quote rosa, un argomento di cui si è

  • Da oltre cinquant’anni, Costruzioni Dallacasa progetta e costruisce case attenendosi a criteri di qualità, spesso innovando i tradizionali ambiti d’intervento nel settore edilizio. La conduzione diretta del cantiere, la consulenza architettonica nelle personalizzazioni che il cliente richiede, anche quella finanziaria, per valutare gli strumenti più idonei all’acquisto sono solo alcuni degli elementi che fanno dell’azienda un sicuro punto di riferimento, tanto da registrare il record di vendite in un settore, come quello edilizio, che pure oggi sta attraversando cambiamenti epocali…

  • Con più di sessant’anni anni di attività nell’impresa e nel commercio, lei attualmente è presidente del Gruppo Terziario Donna e vice presidente di Ascom Confcommercio Bologna. Come incomincia la sua avventura di imprenditrice?

     “Avventura” è il termine giusto: pur venendo da una famiglia di calzaturieri, avevo iniziato l’attività lavorativa come commercialista. Tuttavia, dopo quindici anni di professione – in seguito a un incidente accaduto a mia sorella, che mi fece riflettere sulla vita –, decisi di seguire la tradizione di famiglia. Desideravo stare con la gente e

  • Da oltre dieci anni nel settore audioprotesico, lei ha voluto dotare il centro Audiologika delle strumentazioni più all’avanguardia, fin dall’inizio dell’attività. Come si è accostata a questo settore e quali sono le innovazioni degli ultimi anni?