Donne e impresa

  • Mai come nel caso Isabella Gualtieri Srl, la famiglia e l’impresa hanno trovato un’integrazione interessante, perché nel corso degli anni sono entrate a far parte dell’organizzazione della società da lei fondata le sue due figlie, Patrizia e Cristina. Qual è il valore aggiunto di questa integrazione nella vostra esperienza?

  • Lei opera da venticinque anni nei settori della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente. Quali sono le questioni che incontra quando entra nelle imprese?

  • La narrazione e il racconto sono costitutivi del viaggio. Anche la ricerca è presa nella narrazione, anche il fare. Ciascuno ha la chance di trovarsi in un viaggio narrativo che non gli è proprio. Il conto, il calcolo e il racconto appartengono alla narrazione, con cui il viaggio man mano si scrive. Non a caso Giambattista Basile (1575-1632) intitola la sua raccolta di cinquanta fiabe Lo cunto de li cunti, il racconto dei racconti. Il racconto ha a che fare con il conto. Ciascuno raccontando conta, conta rispetto al progetto e al programma. Nella scrittura di

  • Attiva nel settore assicurativo da oltre venticinque anni, per la precisione dal 5 settembre 1987, lei ha attraversato le differenti trasformazioni a cui è sempre stata esposta la tutela assicurativa e recentemente ha anche cambiato la sede storica dell’agenzia bolognese. Quanto è cambiato il modo di gestire l’impresa assicurativa, oggi?

    La nuova sede dell’agenzia, sita in via Amendola 8, è stata scelta con il criterio di essere strategica sia per i clienti residenti nel centro storico di Bologna sia per quelli che provengono da altre zone

  • Inaugurato il 5 maggio 2011 al Villaggio Zeta di Modena, con l’intervento delle autorità locali, l’Hotel Residence Zodiaco è nato da un’idea del Gruppo Zetadue, che riunisce gli eredi di Gigi Montagnani, storico e amatissimo presidente del Modena Calcio.

    Chi lo ha visitato o vi è stato ospite capisce che “Feel at home” non è solo lo slogan dell’Hotel Residence…

  • Oltre a portare il saluto del presidente di Ascom Confcommercio Modena, Carlo Galassi, vorrei dare una breve testimonianza dell’assistenza che la nostra Associazione ha fornito alla popolazione dell’area Nord di Modena, colpita dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, in collaborazione con la Protezione Civile: coinvolgendo oltre 220 strutture alberghiere da Modena alla riviera romagnola, oltre a Mantova e Verona, abbiamo dato alloggio a 6670 persone, 30 delle quali sono tuttora in albergo; abbiamo promosso l’aggregazione di una realtà commerciale a Mirandola e Finale Emilia,

  • In qualità di presidente del Gruppo Terziario Donne di Ascom Confcommercio Modena, voglio ringraziare il direttore, Claudio Furini, e il segretario, Luca Ascari, che hanno sempre sostenuto tutte le nostre iniziative. Siamo in grado di dare supporto alle imprenditrici e a chi vuole diventarlo, attraverso la formazione e la rete, che sono fondamentali per la riuscita di ciascuna impresa e la valorizzazione del nostro territorio, soprattutto in un momento come questo, che ci ha messo a dura prova, tra l’altro in un periodo di grave crisi economica.

    Se

  • Ringrazio Ascom Confcommercio Modena per il sostegno dato a EmiliAmo e per questa ulteriore opportunità di far capire, a tutti coloro che vorranno sostenerci, quello che stiamo facendo. Sarebbero veramente tante le testimonianze che vorrei portare da parte delle donne (oltre trecento), titolari di attività che hanno reinventato il modo di essere imprenditrici per risollevarsi dopo i terremoti del 20 e del 29 maggio 2012.

  • Vivo a Mirandola e da ben 37 anni ho un negozio di abbigliamento, ora inagibile, in centro storico, a pochi passi dal Duomo.

    Sono associata alla Confcommercio e da pochi mesi ne presiedo la sezione di Mirandola.

    La mia vita, come quella di tutta la mia gente, si è capovolta il 29 maggio. La nostra terra, da sempre amica, in quei momenti sembrava ci inghiottisse, e noi increduli e terrorizzati pensavamo a salvarci. Una volta però superato il pericolo abbiamo pensato a ricominciare.

    Fondamentali in

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     Se nel 2008 l’Istat certificava l’aumento dell’investimento nella tutela dell’ambiente da parte delle aziende italiane, con una netta preferenza in "end-of-pipe" – le tecnologie che intervengono sul trattamento dell’inquinamento dopo che è stato prodotto –, solo qualche anno più tardi, nel 2010, registra invece una flessione del 7,2 per cento. In particolare, la spesa maggiore risulta quella delle industrie della fabbricazione di coke e prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio (circa il 20 per cento), delle industrie della fabbricazione dei prodotti chimici (12,