Economia e finanza

  • In che modo la crisi internazionale incide sull’occupazione?

  • La vicinanza al territorio, per una banca come la Cassa di Risparmio di Cento, nata nel 1859, si esprime anche nella capacità di analizzare, spesso in anticipo rispetto ad altri, le trasformazioni che investono gli scenari economici e finanziari locali e internazionali, grazie alla comunicazione attenta con le imprese clienti. Allora, chi meglio di voi può indicare quali sono i valori delle imprese del Ducato Estense, che vanno al di là del business, quei valori che restano e consentono loro di redigere la propria Carta intellettuale? 

  • In che modo le aziende del Ducato Estense possono giocare la loro carta intellettuale, avvalendosi del patrimonio artistico e culturale di un territorio che è stato culla del rinascimento? 

  • Di ritorno da Shangai, dove TEC Eurolab ha già un ufficio di rappresentanza da un anno e all’inizio del 2012 inaugurerà il suo primo laboratorio, può dirci qual è la percezione che il mercato cinese ha dell’impresa italiana?

  • Con oltre trent´anni di esperienza nel commercio, a fianco del padre Enea nel negozio di famiglia, Postacchini Abbigliamento, lei è attualmente presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia-Ascom Bologna e di Cofiter-Confidi Terziario Emilia Romagna, oltre a essere vicepresidente di BolognaFiere S.p.A. e a intervenire in diversi Consigli Generali fra cui quello della Camera di Commercio. Come integra gli impegni istituzionali con l’attività del negozio, dove tuttora opera?

  • Per l’antropologia la scena è primaria, non originaria, è illuministica e illuminata: nel deserto, o nella foresta, un viandante, magari un guerriero, ne incontra un altro. Nel silenzio, una smorfia, poi un gesto, forse un dono: ecco lo scambio, l’alleanza, poi la parola. Più tardi, per la linguistica, la parola stessa diventa un elemento che un emittente sceglie di scambiare con un ricevente. Baratto, dono, vendita che sia, in questo modo lo scambio è sottoposto al soggetto, diventa il rapporto sociale. Quando scambiare? Con chi scambiare? In nome della parità sociale, il principio di

  • Vent’anni fa, lo scrittore americano Francis Fukuyama, nel libro La fine della storia, sosteneva che il livello raggiunto dalle democrazie liberali e la globalizzazione avevano creato i presupposti perché il mondo diventasse un villaggio unico, dove avrebbe prevalso la cultura americana. Si dimostrò un’ipotesi fallace, demolita poco dopo dal saggio Lo scontro delle civiltà di Samuel P. Huntington, secondo cui non ci sarebbe stata una civiltà universale, ma un mondo con civiltà diverse che avrebbero dovuto imparare a convivere. È ovviamente una tesi molto discussa da cui è nato un grande

  • Sono sempre stato attratto dall’Asia, penso di essere stato tra i primi italiani a puntare sul mercato asiatico: ho aperto il primo negozio monomarca a Hong Kong nel 1983, quando in Cina per attraversare la frontiera s’impiegavano otto ore e i controlli si facevano con i mitra puntati. A distanza di trent’anni, non posso dire di avere conosciuto a fondo la cultura millenaria di quei popoli, come invece era riuscito a fare Alessandro Valignano, stando a quanto scrive di lui Vittorio Volpi nel libro Il Visitatore (Spirali).
    La mia avventura orientale era incominciata poco prima in

  • La Cassa di Risparmio di Cento a giugno di quest’anno ha aperto una nuova filiale a Vignola, proprio in un momento in cui molte banche chiudono gli innumerevoli sportelli che avevano aperto negli anni passati. Tanto per confermare che la vostra politica, che ha alla base la vocazione di “banca del territorio”, sta pagando. Ma, per un’azienda come la vostra nata nel 1859, due anni prima dell’Unità d’Italia, come si esprime in termini pratici tale vocazione, che fa parte della vostra tradizione, non degli slogan con cui oggi anche i colossi si presentano sul mercato sempre più spesso e

  • In qualità di vicepresidente dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale, può raccontarci come sorge l’idea di rilanciare la professionalità tecnica come questione culturale dell’Emilia Romagna?