Luciano Passoni

  • La storia vive di momenti ciclici. A ben guardare, questo periodo di estrema incertezza assomiglia sinistramente a quanto accaduto durante la grande depressione del 1929. Oggi come allora, gli strumenti per superare l’ostacolo e approdare a un nuovo concetto di mercato e di società sono i medesimi. Sono lì sotto i nostri occhi, ma sembra che nessuno voglia vederli o voglia approfittarne. “La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. È nella crisi che nascono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se

  • Il sistema Italia sta vivendo da anni un lento, inesorabile, declino: le cause non devono però essere semplicemente attribuite ad una crisi economica sempre più grave. Quest’ultima rappresenta semmai l’effetto di una serie di macro disfunzioni che hanno portato la nostra nazione ad una situazione di stallo destinata a degenerare, con il rischio di gravi tensioni sociali. Negli altri paesi della Comunità Economica Europea, a parte i casi ben noti di Grecia, Spagna, Portogallo, persiste una consapevolezza della propria nazionalità, un senso di appartenenza, un orgoglio diffuso nel perseguire

  • La società occidentale sta conoscendo in questi ultimi anni un rapido e inesorabile declino: la colpa non può essere attribuita esclusivamente al susseguirsi di crisi finanziarie ed economiche, aggravate dagli affanni del mondo produttivo e dalla stagnazione del mercato del lavoro. In realtà, a ben guardare, queste macro anomalie non sono la causa del malessere dilagante, ma ne rappresentano invece l’effetto. E nella nostra nazione appaiono quanto mai ingigantite. 

    La nostra società sta vivendo una gravissima crisi non solo di valori, ma principalmente di motivazioni, e questo

  • In questi ultimi mesi SIR Soluzioni Industriali Robotizzate ha introdotto sul mercato dell’automazione industriale un prodotto rivoluzionario, che ha permesso il conseguimento di un risultato da anni vanamente inseguito dai vostri competitor: nel “reparto corse” della robotica, nella bottega di meccatronica modenese, è nato il sistema CubicVision, che consente ai robot di afferrare oggetti di qualunque forma, dimensione e materiale posti alla rinfusa all’interno di un qualsivoglia contenitore. Quanto incide questa invenzione nell’organizzazione e nella logistica di un’azienda?

  • Il rapporto sugli scenari industriali, pubblicato nel giugno scorso da Confindustria, nota come le aziende che hanno avuto uno sviluppo negli ultimi tre anni, nonostante il periodo di difficoltà, siano quelle che hanno sempre privilegiato l’innovazione, la ricerca e la formazione, sia tecnica sia intellettuale. Se il capitano che mantiene la rotta è quello che ha un progetto e un programma e trova sempre i modi e i mezzi per portarli avanti, anche quando il mare è in tempesta, in che modo SIR è un esempio di azienda che non è rimasta in balia delle onde perché nel suo viaggio non sono mai

  • La nostra società sta attraversando una crisi finanziaria e industriale senza precedenti: i motivi di questo collasso del sistema vanno ricercati innanzitutto nelle errate scelte organizzative e gestionali compiute negli ultimi due decenni.

  • Nell’ambito delle arti, della cultura e della tecnica l’Italia ha da sempre recitato un ruolo di primo piano sul palcoscenico mondiale. A partire soprattutto dal Rinascimento, il nostro paese ha conosciuto un’incredibile fioritura di espressioni artistiche, dando i natali ai più grandi pittori, scultori, architetti non solo del tempo, ma anche delle epoche successive. A questi si sono aggiunti scienziati di notevole spessore e vere e proprie forme di genialità, incarnate alla perfezione dalla grande figura di Leonardo da Vinci, summa dell’italico estro e di un’inventiva che prende le mosse

  • Noi italiani siamo un popolo paziente, molto paziente.

    Eppure siamo stanchi, spossati, snervati, sfiancati, stremati. Questa stanchezza ci ha abbattuto e logorato sino quasi a spegnerci.

    Siamo stanchi di subire ogni tipo d’inefficienza e di disservizio.

    Siamo stanchi di mancanze, un termine con cui si può riassumere lo stato di questa povera nazione: mancanza di servizi, mancanza di infrastrutture, mancanza di sicurezza, mancanza di certezze, mancanza di giustizia, mancanza di tutto.

    Siamo stanchi di sentirci oppressi, umiliati, minacciati, indifesi.

    Siamo

  • Nell’ultimo decennio gli scenari economici e industriali sono notevolmente mutati, a causa dell’avvento della globalizzazione e dell’ingresso nel mercato mondiale dei paesi emergenti, la cui produzione ha progressivamente incrinato le certezze delle imprese, non solo nel nostro paese, ma in tutto il vecchio continente. Probabilmente, l’Italia, ormai da decenni orientata al contoterzismo, ha subito in misura più drammatica il confronto con le realtà del sud-est asiatico, confronto incentrato su una concorrenza in un certo qual modo sleale.

  • La nazione in cui oggi viviamo è il prodotto di una serie di fattori che affondano le radici negli ultimi trent’anni della storia del nostro paese. E, se da un lato possiamo essere fieri del progresso e delle conquiste dell’uomo, dall’altro dovremmo sinceramente preoccuparci per la decadenza che accompagna la maggior parte dei comparti della nostra vita sociale, partendo dalla famiglia, passando per le aggregazioni e le imprese, giungendo infine a tutto il sistema paese. Nella nostra quotidianità, abbiamo perso i valori della più piccola delle aziende, la famiglia, dove i