Medicina

  • La lettura del libro di Uwe Peters, Robert Schumann e i tredici giorni prima del manicomio (Spirali), è avvincente e piacevole. Si tratta infatti di un testo ben documentato sul piano biografico e molto interessante per l’attenzione dedicata alle lettere ed ai diari dei vari protagonisti, dato che all’epoca di Schumann si scriveva molto e Robert e Clara, come molti loro contemporanei, hanno tenuto un diario per tutta la vita.

  • Era mia intenzione affrontare gli aspetti che riguardano il rapporto tra alimentazione e patologie neoplastiche, ma nelle relazioni che hanno preceduto la mia ho ascoltato molti elementi che mi hanno intrigato, sia nei riferimenti al libro di Giancarlo Comeri, Medicina di vita. La scienza e la conquista della salute (Spirali), sia nelle relazioni in sé. Ho ascoltato la testimonianza di esperienze simili alla mia soprattutto rispetto al rapporto tra la domanda sottesa della persona che si reca in un ambulatorio di dietologia o che effettua una richiesta d’intervento di tipo

  • Filomena Salieri, sua madre, è il presidente del CdA di Villa Giulia e insieme alla famiglia gestisce, con esperienza e capacità che provengono da tanti anni trascorsi sul campo a contatto con gli ospiti, questa struttura socio assistenziale per anziani autosufficienti e non. Com’è avvenuta nella vostra esperienza la combinazione tra famiglia e impresa?

    Nel 1966 mia madre incomincia a dedicarsi al settore assistenziale, lavorando la notte nelle corsie degli ospedali — di giorno deve seguire la famiglia e far crescere i figli, Marco e io —, dove apprende tantissime nozioni

  • Risale al 27 giugno 1430 il decreto gabellare con il quale i duchi estensi di Modena diminuirono della metà il dazio doganale per agevolare l’esportazione di Lambrusco negli stati limitrofi. Quindi la produzione del Lambrusco era già importante nel rinascimento...

    Sicuramente, anzi, addirittura Virgilio, Plinio il Vecchio, Columella, Pier De Crescenzi e Francesco Tanara citano il Lambrusco nelle loro opere. Tuttavia, bisogna attendere il settecento perché esso acquisti il tocco frizzante e la spuma che trassero origine dall’imbottigliamento e lo resero noto in tutto il

  • In un congresso che discute, fra gli altri argomenti, di un fenomeno da scongiurare, come le dipendenze da alcol sui luoghi di lavoro (XXI Congresso Nazionale ANMA-Associazione Nazionale Medici d’Azienda e Competenti, Castel San Pietro, 29-31 maggio 2008), che cosa può dirci invece dei vantaggi per la salute che provengono dal vino?

  • Che cosa c’è di più conosciuto, certo, immediato della propria vita? Chi non pensa di poterne parlare con cognizione, obiettività, sicurezza? Chi non ha pronta la ricetta per gestirla? “Voglio vivere la mia vita”, “Devo dare una svolta alla mia vita”, “Adesso la mia vita è nelle mie mani” sono frasi che, volendo sottoporre la vita all’autonomia, la pongono ancora una volta in balia del fantasma di padronanza, ancorché proprio. Ma che cosa comporterebbe prendere possesso e padronanza della vita? Privarla di quel che non può essere padroneggiato, l’apertura, la differenza, la novità, che

  • Nel libro di Zhou Qing, La sicurezza alimentare in Cina, ho trovato alcune analogie con la situazione italiana di quarant’anni fa e, per alcuni aspetti, addirittura di qualche decennio prima.

    Se è vero che tutto il mondo è paese, è ancor più vero che la globalizzazione fa sì che da noi arrivino prodotti alimentari da paesi dove, per questioni di ordine organizzativo ed economico, i mezzi di controllo non sempre sono utilizzati in maniera decisa.

    Occorre dire che qualsiasi prodotto alimentare contiene quantità grandi o piccole di sostanze nocive, ma una sostanza è

  • Zhou Qing

    Sono molto riconoscente agli organizzatori di questo avvenimento per l’occasione che mi viene offerta di parlare della sicurezza alimentare nel mio paese.

    Più che soffermarmi intorno al contenuto del libro La sicurezza alimentare in Cina, parlerò dei motivi che mi hanno spinto a scriverlo. L’ho scritto non per attribuire responsabilità al governo cinese, ma per dare voce al popolo che consuma gli alimenti e per avvertire del pericolo insito nell’attuale insicurezza della produzione alimentare cinese.

    Ho incominciato a scrivere il libro nel 2002 e l’ho terminato in

  • Se c’è qualcosa che contribuisce alla vita della città è il viaggio intellettuale proprio e dei propri cittadini. E il viaggio intellettuale è costituito dal percorso culturale e dal cammino artistico. Grazie al libro di Lorenzo Jurina, la città è in viaggio, come ciascuno di noi, come ciascuna cosa, persino i monumenti, gli edifici storici, nonostante si chiamino immobili. Tutt’altro che fermi, i monumenti sono testimonianza materiale di civiltà, “documento di se stessi”, come li definisce l’autore, ma, come per ciascun documento artistico o letterario, è la lettura a farlo vivere, una

  • Nata nel 1893, la Banca Popolare di San Felice sul Panaro, nonostante le dimensioni di piccola banca locale, si posiziona al centoventottesimo posto del ranking delle prime cinquecento banche italiane con riferimento al totale dell’attivo e ha un avvenire di ulteriore crescita che non si registra neppure nei grandi gruppi bancari italiani…