Proprietà intellettuale

  • Durante il dibattito del convegno I distretti del made in Italy nell’era della globalizzazione (19 settembre 2008, Confindustria Ceramica), lo studio F&M ha espresso alcune considerazioni in merito al made in Italy nel settore ceramico...

  • "Noi non facciamo per il cliente ma con il cliente” è lo slogan dello Studio F&M, che offre servizi di grande qualità nel settore della proprietà intellettuale. Allora, possiamo dire che il vostro approccio non è standard, ma comporta l’elaborazione di una strategia nuova ciascuna volta?

  • In quasi trent’anni di attività nel campo dell’automazione industriale e dei sistemi elettronici di controllo, la S.C.E. ha prodotto oltre 700.000 apparati destinati a equipaggiare macchine e sistemi in molti comparti industriali. Inoltre, è oggi il secondo produttore nazionale di PC industriali, e ha stabilito una partnership di tipo tecnologico e produttivo con varie aziende nel mondo. Qual è la leva principale del vostro sviluppo?

    Anche in momenti di grande cambiamento, di allargamento della competizione e d’incessanti trasformazioni nei prodotti e negli scenari, la

  • In un recente convegno all’APMI di Modena, lo Studio F&M è intervenuto sul tema della tutela del marchio e del design come indicatori dell’eccellenza dell’impresa italiana…

  • L’impresa compete in un territorio in cui operano diversi soggetti, ma, a differenza di una squadra di calcio, che può ottenere grandi risultati e vincere anche in campo avverso, dove gli altri fanno il tifo contro, l’impresa non sfrutta in pieno le proprie possibilità, se opera in un territorio dove non ha tifo a favore. È chiaro che deve meritarsi i tifosi, ma se li merita, competere è più semplice e di un’impresa competitiva beneficia l’intero territorio.

  • Prima che nei comuni italiani, e in particolare a Venezia, fosse inventato il capitalismo, era convinzione diffusa che i beni esistenti in natura fossero finiti, come quelli immobiliari, che costituivano la ricchezza complessiva di una comunità, cosicché i singoli ne erano già proprietari “per censo o eredità” o li sottraevano agli altri; inoltre, ciascun bene aveva un determinato valore corrispondente a un determinato giusto prezzo, cosicché qualsiasi aumento ingiustificato comportava un approfittarsi (nell’accezione negativa del termine) dell’ignoranza o del bisogno

  • Quanto è importante nella politica dell’impresa l’affermazione di una corretta politica di tutela della proprietà industriale (marchi, brevetti, design)?

  • Acetum ha da sempre sposato la politica delle certificazioni e questo le ha consentito di distinguersi sul mercato…

    Oltre che alle certificazioni obbligatorie – come, naturalmente, la certificazione sanitaria HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point), o quella specifica del nostro settore di un prodotto DOP come l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena –, la nostra scelta aziendale si è sempre orientata verso produzioni di qualità, di conseguenza verso una certificazione volontaria di prodotto. Infatti l’intera gamma dei nostri prodotti

  • A ottantadue anni, lei è un esempio d’imprenditore che ha contribuito, almeno in parte, al tessuto economico della città. In particolare, con la Wepico Srl, che lei ha fondato nei primi anni ottanta con socio e presidente Divo Bartolini, ha diffuso ulteriormente il prodotto Westinghouse, peraltro già trattato nei venti anni precedenti in altra azienda, presso le officine di riparazione di veicoli industriali, i ricambisti, i costruttori di veicoli come autobus, autocarri, macchine movimento terra e altri che richiedono la frenatura a aria compressa. Ma in che modo la

  • Nel panorama che ormai lo vede in prima linea nell’informazione tecnica, convegnistica e formativa, l’Istituto Giordano ha organizzato il convegno internazionale sul tema della Marcatura CE dei serramenti, che si è tenuto il 27 settembre scorso. Quali sono i problemi e le novità che ha messo in evidenza?