Psicanalisi

  • “E veramente accade che sempre dove manca la ragione suppliscono le grida”: così scrive Leonardo da Vinci nel Trattato della pittura, dove chiama “lingua de’ litiganti” quella che elude “l’esperienza” e poggia sulla “falsa e confusa scienza” perché “pasce di sogni i suoi investigatori”.
    Dai social network al governo, dai giornali di regime ai tribunali del popolo, questa assordante lingua dei litiganti, ipnotica e demagogica, percorre oggi la provincia Italia: è la lingua comune, lingua del nulla, fatta di appelli al popolo, di critiche al profitto industriale e finanziario, di

  • Quando qualcosa non va o non funziona, quando le cose precipitano o girano in tondo, quando sembra spalancarsi l’abisso, la tentazione di abbattersi, di colpevolizzarsi, di punirsi, di criminalizzarsi è comune, anzi è d’obbligo. La pena, la colpa, il crimine sono da sempre funzionali alla riuscita sociale, che deve passare attraverso un percorso e un cammino sacrificali, attraverso l’iniziazione, la purificazione, la redenzione. In Occidente come in Oriente: nella Cina del terzo secolo a.C., regnante la dinastia Qin, l’imperatore Shi Huang Di, che avviò i lavori della Muraglia cinese,

  • Chi conta di più? Quanto conta quel che facciamo? I conti tornano? L’idea comune di conto lo considera strumento per misurare o risparmiare il fare, per giustificarlo, per finalizzarlo.
    Nella formulazione “In fin dei conti” spetterebbe al conto sancire la fine per decidere il valore delle cose, del fare, del viaggio. Questo conto presunto obiettivo è conto sul tempo, conta sulla fine del tempo, per poterlo misurare e dunque risparmiare.
    Ma il risparmio di tempo non paga: il processo di valorizzazione esige l’investimento, non il risparmio. Il conto non è fondante: del conto

  • Nei libri di Armando Verdiglione usciti nel 2017, trovate una straordinaria analisi delle dottrine misteriche, cui viene, da sempre, affidata la “gestione” della società, degli stati, delle istituzioni, la “cura” del corpo, dell’anima, della mente. I libri sono sette e li trovate in libreria o nei negozi on line. Costituiscono una traversata, che non può essere sintetizzata o riassunta: leggendoli, si avverte la spinta a restituire qualcosa di questa scrittura con un contributo, anche solo per un granello o per una goccia.
    Verdiglione scrive che il “mistero” su cui si fondano queste

  • Questa è l’epoca della stanchezza e dei suoi rimedi. Ognuno è stanco: della società, del lavoro, della politica, del clima, della famiglia, della giornata. Da dove viene la forza? Con la nozione di pulsione, Freud ha introdotto l’inconscio: una forza di cui non si conosce l’origine, una tensione che non si vede, che non si comprende. Nei secoli, la forza che non sia stata attribuita al fisico ha sempre destato grande sospetto. Che alcune donne dessero testimonianza di una forza inspiegabile, perché non conferita dalla presenza di un marito o da qualche altra copertura sociale, ha

  • All’arcaismo che dilaga in Europa – dal terrorismo islamista ai nuovi totalitarismi (Cina, Russia, Turchia), dalla dittatura della burocrazia al ricatto ambientalista – c’è chi contrappone i valori illuministici, in particolare il laicismo, come depositari della modernità e, dunque, della civiltà. Ma la questione della modernità può limitarsi alla distinzione tra potere statale e potere religioso o alla democrazia rappresentativa o alla parità dei diritti? In che modo l’illuminismo, con il suo naturalismo e il suo cosmismo, non si oppone, bensì si concilia in realtà con il radicalismo e

  • “Colleghi, lo dico per i governi, c’è una malattia nuova: è la dissidenza, la libertà di parola. Questa malattia ha un nome, psychopathia criminalis, e può sovvertire l’ordine patriottico. Ma non occorrerà fare processi, basterà il ricovero in manicomio dei poeti e degli intellettuali”.

  • Io non sono in pena. L’idea di pena è l’idea di soluzione, l’idea di salvezza. Io non ho la tentazione dell’immortalità. La provincia – la provincia Italia, la provincia Europa, la provincia India, la provincia Cina, la provincia Corea, la provincia America, la provincia pianeta – ha la tentazione dell’immortalità, ovvero ha l’idea di pena. L’idea di pena è l’idea del nulla.
    Rispetto alla tentazione dell’immortalità, non importano la vita, il corpo, la terra, il cielo.

  • A fine dicembre del 2017, con l’approvazione del decreto legge Lorenzin, la professione di psicologo ha ottenuto il pieno riconoscimento quale professione sanitaria, situandosi così, non senza qualche perplessità degli stessi interessati, in un ambito dominato dalle pratiche che vanno sotto il nome di medicina. Questa decisione, che potrebbe essere lasciata negli angusti limiti delle dispute sui privilegi professionali, è rilevante se considerata un ulteriore indizio della medicalizzazione sempre più imperante in materia di salute e di cura. Fin da Ippocrate (V-IV sec. a.

  • L’idea di salute dell’epoca si fonda e si regge sul principio dell’amore transitivo e mira alla salvezza dell’Altro, scambiata per salute. Il discorso della salvezza ruota intorno all’idea dell’essere umano, ora sano, ora ammalabile, ora guaribile, ora mortale.
    Il riferimento di questa idea di salute è la mortalità. E, considerata una possibilità umana, questa salute rientra tra i casi di mortalità, avendo il suo limite nella morte. È celebre il motto cinico del medico secondo cui “di qualcosa bisogna pur morire”.
    L’idea della mortalità e della morte come certezza costituisce lo