Cervello dell'impresa

  • A proposito del tema di questo numero del giornale, L’occasione, quante occasioni d’incontro, di scambio, di crescita e di sviluppo promuove TEC Eurolab, se pensiamo che in un anno esegue circa 25.000 test per oltre 1300 clienti, di cui è partner di riferimento nei controlli sui materiali in settori come l’automotive, l’aeronautico, l’aerospaziale e il biomedicale? E quante attività culturali e formative sponsorizza e organizza, all’interno e all’esterno dell’azienda, che sono altrettante occasioni per chi le frequenta? A partire dalla sua esperienza, cosa può dirci

  • Il tema principale del mio libro, L’intelligenza del lavoro (Rizzoli), sta in un rovesciamento di quello che è considerato il paradigma del mercato del lavoro. Questo è sempre stato considerato come un luogo dove soltanto l’imprenditore sceglie chi lavora in azienda; in realtà, in molte situazioni, sono i lavoratori a scegliersi gli imprenditori. La scelta dell’imprenditore è compiuta dai lavoratori quando i singoli decidono dove e in quale settore cercare lavoro, e, soprattutto, quando si muovono avendo l’informazione e la formazione che sono necessarie per poter

  • Per salvaguardare l’ordine geopolitico e gli interessi economici e finanziari, sotto l’ordine mondialista, l’indifferenza in materia di umanità del provincialismo e del populismo americano e europeo lascia che Xi Jinping, Vladimir Putin, Recep Tayyip Erdogan, Kim Jong-un, i castristi, i telebani, i fondamentalisti compiano massacri, stermini, torture e aboliscano i diritti civili nei loro stati e in Africa, a Hong Kong, nello Xinjiang, in Crimea, in Libia, in Siria, in Afghanistan.

  • La medicalizzazione della società passa anche attraverso quella formazione manageriale che, con l’aiuto dell’approccio neuroscientifico, elude il caso di qualità, la differenza e la varietà, e propone sempre più ricette generiche, camuffate da “personalizzazione”, finalizzate a intendere “la diversità nel modo di funzionare individuale”. In questo approccio, gli umani sono automobili: a seconda di quella che devi guidare, serve più o meno carburante, olio, acqua, pressione sui freni o sull’acceleratore; poi, se è una Ferrari, la tieni in garage, se è una Cinquecento, puoi

  • “Disturbo”: strano vocabolo dall’etimologia complessa.
    Legato a turba, folla, interpretata come disordinato movimento; quindi “disturbo” è qualcosa che agita, che crea confusione. Ma l’accezione corrente del termine disturbo mantiene una certa ambiguità interpretativa, una sorta di confusione tra soggetto e oggetto: il ragazzo “affetto” da ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è affetto da un disturbo o sono i suoi compagni e insegnanti a essere disturbati dal suo comportamento? O ambedue? Secondo la legge, se un medico certifica che

  • Il forum La macchina e la tecnica. L’invenzione, l’arte, la libertà d’impresa (Modena, 10 settembre 2020), i cui interventi sono pubblicati in questo numero, ha esplorato un’accezione non comune di macchina (in greco mechané) come invenzione, come cultura, e di tecnica (in greco téchne) come arte. Accezione indagata in particolare da Sergio Dalla Val nel suo editoriale.
    Nell’antica Grecia, macchina e tecnica si riferivano alle opere d’ingegno, ai manufatti e alle costruzioni che richiedevano l’intelligenza della mano: sono i due aspetti dell’industria

  • Il viaggio straordinario di TEC Eurolab compie trent’anni e siamo onorati di averne seguito le vicende per diciotto, augurandoci di avere dato quel contributo intellettuale che davano gli artisti nelle corti rinascimentali.
    La collaborazione con il nostro gruppo culturale imprenditoriale (Associazione Progetto Emilia Romagna), che pubblica la rivista “La città del secondo rinascimento”, è incominciata nel 2003. Siamo molto grati a chi ci ha dato l’occasione per incontrarci nell’ottobre del 2002: Giulia Luppi, direttrice del Museo della Bilancia di Campogalliano, ideatrice della

  • L’epoca della comunicazione totale, diretta, “virale” ha incontrato con il Covid-19 il suo contrappasso: l’influenza incontrollata, il contagio rapidissimo, il virus senza vaccino. E l’esibizione dei contatti nei social è divenuta tabù del contatto, paura di toccare, paura di una stretta di mano. Che ne è del Noli me tangere con cui Cristo, in mezzo alla folla, indica che la parola non si tocca, non si prende? Inebetiti, come tanti Tonio dei Promessi sposi, ai vincenti di ieri non resta che dire: “A chi la tocca la tocca”. E quanti sedicenti comunicatori ci avevano spiegato

  • Nel libro Il diritto penale totale. Punire senza legge, senza verità, senza colpa (il Mulino), scritto da un fine giurista come Filippo Sgubbi, sono raccolte venti tesi dalla cui lettura risalta come, da alcuni decenni in Italia, sia in atto la metamorfosi del diritto in diritto penale totale: un diritto sempre più rivolto contro l’Altro, orientato più dalla vendetta contro il cittadino che dalla giustizia. Il diritto penale totale riguarda ciascuno, avverte l’autore: “Ad analogo sviluppo penalistico si presta la logica della violenza strutturale: razzismo, sessismo,

  • Il libro di Filippo Sgubbi Il diritto penale totale (il Mulino) è preciso e coraggioso, anche se ha rinfocolato una grande tristezza per noi avvocati che vediamo il diritto appassire, vediamo questa trovata fantastica della cultura greco-romana avviarsi verso un modello secondo cui non siamo più di fronte a norme astratte, ma a comandi personali. La nostra Costituzione ha affrontato il problema della legge per santificarla nel primo comma dell’articolo 3, secondo cui tutti i cittadini sono uguali, senza differenza di razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni