Psicanalisi

  • L’esigenza di organizzare la seconda edizione del convegno sulla “Questione donna” intesa come questione aperta, che non si può ridurre alla contrapposizione fra uomo e donna, è sorta dalla constatazione che il XXI secolo si è annunciato come il secolo della trasformazione nei vari paesi e nei vari settori. La trasformazione in atto esige sempre più l’instaurazione di nuovi dispositivi nella famiglia, nell’impresa e nella politica.  

  • Nel libro In direzione della cifra. La scienza della parola, la clinica, l’impresa (Spirali) Sergio Dalla Val racconta l’itinerario straordinario della sua formazione d’intellettuale e di psicanalista, intrapreso, circa quarant’anni fa, insieme allo scienziato e scrittore Armando Verdiglione. Fin dal suo avvio, l’itinerario procede nell’intersezione di ricerca e impresa, dissipando con ciò l’idea che per cimentarsi, intraprendere e scrivere occorra prima risolvere le questioni personali: la ricerca senza l’impresa comporta attesa, rimando o, peggio, inconcludenza.

  • Per introdurre questo tavolo di lavoro (Restituire l’Emilia in qualità, 25 ottobre 2013, Villa Cavazza, Bomporto), rivolgo a ciascuno una preghiera: nessuno si senta attaccato, escluso o messo in secondo piano, nessuno si senta vittima o si aspetti riconoscimenti per ciò che ha fatto in questi 17 mesi. Non è il momento. Sta a ciascuno dare un contributo, soprattutto di lucidità e intelligenza, come ha fatto nei primi mesi, quando si trattava di prestare soccorso alla popolazione e di mettere in sicurezza gli edifici pericolanti. L’emergenza oggi è nell’assenza di risorse economiche

  • Ognuno, non ciascuno, scommette a ragion veduta. E proprio perché vede, scommette sul probabile. È una scommessa che si rappresenta il bene, lo auspica, lo favorisce. E chi non scommette sul bene, il bene come economia del male? Anche chi scommette per perdere, come accade, scommette per il bene. Su un cavallo? Su un partner? Sul business del momento? È sempre una scommessa sulla padronanza, che afferma un dominio, è la scommessa del padrone sul servo presunto padroneggiare un sapere, quindi presunto vincere. Lo dimostra Socrate: cosa c’è di più probabile, cosa si può

  • La narrazione e il racconto sono costitutivi del viaggio. Anche la ricerca è presa nella narrazione, anche il fare. Ciascuno ha la chance di trovarsi in un viaggio narrativo che non gli è proprio. Il conto, il calcolo e il racconto appartengono alla narrazione, con cui il viaggio man mano si scrive. Non a caso Giambattista Basile (1575-1632) intitola la sua raccolta di cinquanta fiabe Lo cunto de li cunti, il racconto dei racconti. Il racconto ha a che fare con il conto. Ciascuno raccontando conta, conta rispetto al progetto e al programma. Nella scrittura di

  • Sono felice e onorata di ospitare a Modena il dibattito con Serge Gavronsky “Words are my life”. La psicanalisi, l’impresa, la scrittura (Corte dei Melograni, 17 luglio 2013). Il mio primo incontro con l’Autore risale al 1993, quando l’editore Spirali mi affidò la traduzione del suo romanzo Il nome del padre, il cui protagonista, un ragazzo di dieci anni, durante una gita con la famiglia, si getta da un dirupo di Les Beaux de Provence. Già nelle prime pagine, trovai la complessità di un testo di grande spessore intellettuale e la semplicità di un romanzo che si legge come

  • Non mi riconosco negli interventi di Sergio Dalla Val e Anna Spadafora, non mi riconosco in nient’altro che non sia ciò che sto scrivendo adesso. Ma è meraviglioso incontrare lettori che, come loro, con la loro analisi straordinaria, hanno inventato lo scrittore, mi hanno inventato.

    Se volessi aggiungere qualcosa alla loro lettura, potrei parlare del ritmo. Quando scrivo, ascolto. E dopo avere scritto, ascolto. E, se correggo ripetutamente, è per trovare il ritmo in ciò che scrivo. Per me, c’è un’imprevedibilità nella successione del testo, ma c’è

  • Ognuno crede che ci sia la propria strada e che occorra trovarla e seguirla, evitando di mettersi sulla cattiva strada. Così la strada sarebbe preassegnata, sarebbe la strada del ritorno all’origine. Una strada fatta apposta per l’uomo, che diventa l’uomo della strada, il portatore della verità condivisa e condivisibile. Il suo ideale sarebbe di avere la strada spianata, la via della facilità assicurata dalle coperture e dalle relazioni sociali, la strada della nobile menzogna. Questa strada spianata diventa la linea, la superficie piana, senza gli strati che già nell’etimo la

  • Disagio e salute sono questioni estremamente importanti e costituiscono, sin dal 1973, un tema centrale nell’elaborazione e nella pratica clinica dell’Associazione cifrematica internazionale.

    Oggi più che mai, come avvenne forse anche negli anni settanta, la questione del disagio riguarda ciascuno strato della società e ciascun ambito professionale, non è esclusiva di un ceto o di una categoria in particolare.

    L’attuale contesto economico e sociale mette in rilievo la radicalità del disagio e la difficoltà. Allo stesso tempo mostra come sia fuorviante ogni tentativo di

  • Ascoltando le testimonianze delle donne imprenditrici a questo convegno (Il terremoto: dalla resilienza alla riuscita, Medolla (MO), 8 aprile 2013), constatiamo che chi si trova nel rischio assoluto, come l’imprenditore, affronta in modo differente anche il terremoto: chi si avventura in mare non si aspetta che la nave possa rimanere sempre sulla cresta dell’onda. Pur non potendo negare la paura che da un momento all’altro arrivi la tempesta, il capitano di una nave, come il capitano che ciascuno di noi deve divenire per la propria vita, non si metterebbe in viaggio se pensasse ai