Scrittura

  • Quando ho iniziato a leggere il libro Il nuovo pensiero forte. “Marx è morto, Freud è morto, e io mi sento molto meglio” (Spirali), ho pensato subito: questa è la voce libera, solitaria e creativa di Luigi De Marchi, che ammiro tanto proprio per il suo coraggio di essere stato e di essere tuttora un autore che ha mantenuto l’indipendenza intellettuale e continua ad andare controcorrente. La novità del libro sta nel fatto che affronta in chiave psicologica i grandi problemi umani, politici e culturali. Non a caso, s’intitola Il nuovo pensiero forte, perché offre un nuovo

  • Per essere adirati occorre essere ottimisti. Seneca condanna l’ira nel suo libro De ira. È vero, l’ira, dai greci in poi, è una sorta di malumore che si esprime contro i nostri vicini e i nostri familiari e che può portare alla violenza. Ma io appartengo a un’altra tradizione, che non è quella greca, ma quella giudaico-cristiana, in cui l’ira fa risvegliare le coscienze e mostra le ingiustizie del mondo a coloro che non le vedono. Il profeta è adirato. Gesù Cristo – anche se io non sono Gesù Cristo –, quando scacciò i mercanti dal tempio, era adirato.

  • L’Anima russa. Chi non ne ha sentito parlare? È un mito che ciascuno riempie di significato a proprio piacimento, è celebrata come grande, vasta, inconoscibile, affascinante, ma in definitiva è uno stereotipo, che nella coscienza dei lettori stranieri è legato ai nomi di grandi scrittori, come Tolstoj, Dostoevskij, Cechov, Solgenicyn. Temo che la conoscenza della letteratura russa, nel migliori dei casi, finisca qui.

  • Sono particolarmente lieta di darvi il benvenuto nella Provincia di Bologna, che è orgogliosa di tenere aperta la propria sede per la presentazione di un libro. Siamo nella città con la più antica università del mondo, una città che ha investito moltissimo sui libri, sulla loro divulgazione e, più in generale, sul sapere. Secondo recenti dati, pubblicati da “Il Sole 24 Ore”, a Bologna si acquistano libri in percentuale superiore rispetto al resto del paese; inoltre, a fronte di una popolazione che corrisponde all’1,6 per cento di quella nazionale, Bologna conta il 2,7 per cento delle

  • Il 25 agosto 1256, la campana dell’Arengo del palazzo del Podestà di Bologna chiamò a raccolta i cittadini bolognesi in piazza Maggiore: il Podestà e il Capitano del popolo annunciarono la liberazione di circa seimila servi. Furono riscattati con il pagamento, da parte del tesoro comunale, di otto lire d’argento bolognesi (per i bambini) e dieci (per i maggiori di 14 anni). Con quello che era uno dei principali atti liberatori servili medioevali, chiamato inizialmente Paradisum voluptatis, Bologna fu il primo comune italiano, e una delle prime città al mondo, a introdurre un

  • È possibile parlare di politica in paesi in cui nella vita pubblica è così presente la religione, in particolare quella musulmana?

  • Shen Dali e Dong Chun sono dei veterani per quanto riguarda il confronto “eterodosso” tra artisti. Nei loro precedenti libri della collana “L’arca. Pittura e scrittura” (Spirali), hanno messo a confronto artisti come Chagall e Vangelli, Matisse e Frasnedi, Renoir e Zejtlin, Rublëv e Ambrosino. Cioè un autore classico e uno moderno, tra i quali tuttavia non c’era una grande distanza temporale. In questo nuovo libro, Michelangelo Buonarroti e Günter Roth, invece, la distanza è vistosa. Da una parte, uno dei massimi artisti del rinascimento e, dall’altra, l’artista tedesco Günter

  • La città moderna (Spirali), romanzo d’esordio di Erik Battiston, è proprio una città moderna, nel senso che la zona geografica nella quale la vicenda si esplica non prevede città, semmai luoghi. Si tratta di un romanzo linguistico, come ha detto Sergio Dalla Val, ma ci sono anche i luoghi. Portofluviale, località immaginaria, Cassano Nono, nome probabilmente inventato a partire da un paese esistente, poi Villa san Carlo Borromeo e Senago. Quindi per città moderna deve intendersi un’area metropolitana, che vada oltre i confini della città. Penso che La città moderna sia

  • Luigi De Marchi ha una maniera di scrivere a metà tra il sacro e il profano, il sorridente e il quasi tragico. Lo dimostra lo stesso titolo del suo libro: Il nuovo pensiero forte. “Marx è morto, Freud è morto, e io mi sento molto meglio” (Spirali). Il suo pensiero è abbastanza semplice, come il suo libro, che non è fatto di capitoli, sottocapitoli e tabelle, ma di flash, quasi un centinaio di pensieri a ruota libera su temi di attualità. Fonte del suo pensiero è Wilhelm Reich, che viene cesellato con una ripetizione compiaciuta, tanto da mettere sotto accusa i Soloni dell’epoca,

  • Harry Wu

    Rispetto ai regimi comunisti, lei ha introdotto il termine classicidio, ritenendolo più adeguato di quello di genocidio. Perché?