Politica

  • Nel libro di Sergio Mattia, L’ambiente, la città, i valori, io sono una sorta di grillo parlante, perché pongo in rilievo aspetti derivanti dal mio mestiere di urbanista, che vede sempre come le cose funzionano in realtà e non in teoria.

    Ho incominciato a capire a pieno il valore della città quando me ne sono allontanato. In occasione della nascita di mio figlio ci trasferimmo in un magnifico quartiere residenziale a dodici chilometri da Bologna, con tutti i servizi per una vita “moderna” (piscina, tennis, club house, ecc.). Da quel momento, iniziò la mia passione per la

  • Intervista di Anna Spadafora

    Come architetto e costruttore, che cosa può dirci della combinazione tra le esigenze dell’architettura, quindi dell’industria e della città, e quelle dell’ambiente?

  • Per introdurre il dibattito intorno al libro di Sergio Mattia, L’ambiente, la città, i valori, vorrei fare un’osservazione: la città troppo spesso tende ad essere considerata, sopra tutto dagli architetti, in termini un po’ meccanici, cioè come un insieme di spazi organizzati. Secondo questa impostazione governo del territorio significherebbe dire: qui costruiamo le case, qui facciamo le strade, qui mettiamo i servizi, qui gli ipermercati e poi qui mettiamo la ferrovia che collega tutto. Programmare una città, come operazione marcatamente urbanistico territoriale, spesso è un’

  • Questo numero della “Città del secondo rinascimento”, che ha preso avvio dal dibattito intorno al libro di Sergio Mattia, L’ambiente, la città, i valori (Spirali), lancia un appello all’intelligenza, alla civiltà, alla qualità, proprio mentre dal terrorismo fondamentalista sembrano ormai dipendere i media, l’economia, la politica.
    Non a caso sono le città, da NewYork a Madrid, da Gerusalemme a Ankara, da Mosca a Roma, a trovarsi nel mirino della distruzione e del ricatto: nulla come la città è base della modernità, della globalizzazione, del nomadismo intellettuale contro cui

  • Come ambientalista, ho letto con molto interesse il libro di Sergio Mattia (L’ambiente, la città, i valori) e mi sono soffermato soprattutto sulla seconda parte, quella che evidenzia i danni che l’attività dell’uomo, che io considero a volte eccessiva e un po’ estremizzata, ha prodotto in questi ultimi trenta, quarant’anni sull’ecosistema. Un’attività che, pur giustificata da motivi economici e dalla necessità di migliorare la qualità della vita, ha però creato profondi turbamenti in tutto il nostro ambiente ed è sfociata in problemi generali che possono essere riassunti

  • L’8 novembre 1947, nel corso della seconda sessione della Conferenza generale svoltasi a Città del Messico, l’Assemblea plenaria votò all’unanimità l’ammissione dell’Italia all’Unesco, che fu perfezionata subito dopo, il 27 gennaio 1948, con il deposito a Londra dello strumento di ratifica dell’Atto costitutivo dell’Organizzazione da parte del nostro Governo. Questo riconoscimento ebbe il valore di un primo passo verso l’ammissione dell’Italia all’ONU, che stava purtroppo incontrando proprio in quel periodo notevoli difficoltà. In Italia, ad ogni modo, una volta resa esecutiva con il

  • Mi capita spesso di parlare in varie associazioni di economia e di essere l’unico sacerdote presente. Una volta un economista molto noto mi chiese: “Ma lei vuole portare la sua religione a noi economisti che siamo secolari? Lasci altrove la sua religione”. “Lei dimentica – risposi – che la scienza dell’economia è stata fondata nella scuola di filosofia morale, in particolare da discepoli di San Tommaso, a Salamanca”. A questo riguardo esiste un libro nelle scuole francescane sulle radici del capitalismo e del mercato libero.

  • Uno dei fenomeni che caratterizza le moderne società democratiche è il crescente rilievo che in esse è venuto assumendo il potere giudiziario negli ultimi quarant’anni. Tra le principali cause del fenomeno vi è certamente il progressivo espandersi del c.d. welfare state e della legislazione “sociale” ad esso relativa. A differenza di quanto avveniva in passato, nel settore civile ed amministrativo le decisioni dei giudici riguardano ormai tutti i settori di interesse del cittadino: da quello del lavoro e della previdenza sociale, a quello della scuola, a quello delle

  • Il 2 aprile scorso, Eurolab ha dato un contributo a due eventi che hanno proseguito il dibattito sull’avvenire delle imprese modenesi: uno, alla Camera di Commercio, sui laboratori di eccellenza che forniscono prove indispensabili alla qualità della nostra produzione industriale e l’altro, all’Unione Industriali, sul brainworking, il lavoro di cervello, i dispositivi da instaurare per valorizzare il nostro patrimonio di esperienze e competenze. Cosa può dirci in proposito?

  • In un tempo di luci e di ombre i frati e i monasteri costituivano un punto di riferimento anche culturale e, ancora una volta, dopo secoli e secoli di storia, in una città aperta come Bologna, si è stati quasi costretti a bussare al convento per fare qualcosa che vorrebbe dire solo cultura, per interrogarsi e per dare una qualche risposta su un delitto molto grave che ha attanagliato l’interesse degli italiani, facendoli riflettere sui misteri della mente umana, sul valore della libertà, sulla necessarietà di limiti alle esigenze processuali.